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giovedì 1 agosto 2013

FUORI DENTRO, DENTRO FUORI



        
poesia di 
Maria Grazia Vai & Paolo Amoruso

declamata da 
GIANNI CAPUTO





Promettimi che resterai la cura,
che congiungerai il mio respiro
al baricentro di quell’universo
che deve ancora scriversi, ma che
si scrive comunque la notte, la nostra
quella delle falene, prede celesti dell’amore.

Resterò l’indaco dei tuoi passi,
quello che ti bacia il fiato, e che
quando non ci sei, ti aspetta, come
d’inverno il fuoco acceso, la nuova pioggia
facendosi bastare l’eco delle tue chimere,
sostando nello sguardo silenzioso di un cammeo
che intanto ti ciondola al seno.

Aspettami, dove la voce torna a tacere
le parole dell’autunno, dove sei prezioso
come le briciole del pane sulla bocca,
quando fuori è la sete e dentro, io sono
il pane. Al centro esatto, o nell’angolo
di un campo di gerani rossi, dove la
notte placa il sonno ai desideri.

Sarò quella panchina che annaffia i tuoi
ricordi, e siede l’ombra della luna

dietro i vetri.



















tratta dalla sillogi ALDEBARAN
(Rupe Mutevole Edizioni, 2013)

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