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domenica 27 gennaio 2019

As if they were Nightingales


COME FOSSERO USIGNOLI

testo, video e voce di Maria Grazia Vai

in duetto con la versione inglese

As if they were Nightingales

interpretata da Rodolfo Vettor



poesia tratta dalla silloge


 OBLIVION – IL RUMORE DELL’ACQUA “

traduzione a cura di Ute Margaret Saine






Di cieli senza pioggia

e finestre illuminate

vorrei navigar l’inchiostro

del mio dire

sognando di altri voli

tra le fronde

oramai bianche

e di altre poesie

tornare

a salutar l’arrivo del mattino

che non invecchia

le panchine

né il ciliegio


e matura i miei frutti

per altri cent’anni

~ · ~ · ~ · ~

As if they were Nightingales


From skies without rain
and illuminated windows
I would like to navigate in the ink
of my words
dreaming of other flights
among the fronds
that have turned white
and of other poems
in order to return
to greeting the arrival of a morning
that does not age
the benches
nor the cherry tree
but does mature my fruits

for a hundred years more

~ · ~ · ~ · ~

© Maria Grazia Vai


sabato 19 gennaio 2019

IN TUTTI I COLORI DEL MARE






Pioggia, silenzio e poi ancora l’eco della pioggia.

Mi bagna ancora il viso

quella pozza ch’è il cielo nel vento di gennaio.

E la luna ti riflette

come un sasso plana a mezz’acqua di fosso.

Riverbera di noi, nell’abbraccio rinchiuso,

confuso 

tra la fodera, il bavero e la punta di un bacio.

E lì si scioglie, quasi fosse la tela di un ricordo

con me al suo centro e tu in tutti i colori del mare.

Poco prima che riaffiori -sopra gli occhi,

oramai vuoti-

l’ombra fredda del mattino.
 




Maria Grazia Vai

19gennaioduemila19

sulle note di Niccolò Fabi “ Indie “

sabato 12 gennaio 2019

OÙ ILS FERMENT LES YEUX (in duetto)


Una poesia di Maria Grazia Vai

Rodolfo Vettor in duetto con Maria Grazia Vai
Musica di Sefano Ottomano





Comme des feuilles qui stagnent le ciel
les lumières qui ne trouvent pas la paix s'allongent
et un grincement de pas
guide ton absence.

Chaque geste est un piétinement d'haleines,
un long vacarme de chandelles,
d'ombres et de nombres accrochés aux murs
et de lèvres qui avaient paroles
et fleurs palpitantes dans les jardins

Chaque pas jaunit tout bruit
et cette pluie qui ne veut pas se taire
me raconte mille fois ton histoire,
mille traces pour fouetter les empeintes
comme un balancement de blé dessus le ventre.

Comme des fleurs sur la nappe du dimanche
en cette journée de fête qui - te vêtit -
de cette couleur-là que seules mes mains

savent dire, sans l'appeller par son nom.


Maria Grazia Vai

Traduzione a cura di Oana Lupascu

martedì 1 gennaio 2019

OÙ ILS FERMENT LES YEUX (videopoesia)



Maria Grazia Vai (le parole)
Rodolfo Vettor (la voce)
Regia e montaggio video Immaginearte by Maria Grazia Vai

sullenote di Lindsey Stirling- Crystallize
   





Come di foglie che stagnano il cielo
si sdraiano le luci che non hanno pace
e un trascinio di passi
guida la tua assenza.

Ogni gesto è un calpestio di fiati,
un lungo vociare di candele,
di ombre e di numeri appesi alle pareti
e di labbra che avevano parole
e fiori palpitanti nei giardini

Ogni passo ingiallisce ogni rumore
e questa pioggia che non vuole tacere
mi racconta mille volte la tua storia,
mille tracce a sferzarci le impronte
come un dondolio di grano sopra il ventre.

Come fiori sulla tovaglia della domenica,
in questo giorno di festa
che -t’indossa -
di quel colore che solo le mie mani

 senza chiamarlo per nome, sanno dire.


Maria Grazia Vai