LA PROMESSA
poesia
di Paolo Amoruso
video
di Maria Grazia Vai
sulle note di “ Imaginary
You “ - No Clear Mind
Ti amai le parole dentro gli occhi
abusati d’una gerla cieca, come di
tutte le sue sorde vivande le mie
mani avessero già sentito la fame
delle stagioni, dove il gelido dei
guanciali era l’accento assordante
di un'altra profumata finzione.
Una galera troppo giovane e bella
per esserti il cospetto di una strada
riscritta tra i carboni accesi di un
perdono ammalato di passione.
Un petto che non ha mai risposto
a quegli sguardi cupidi di pelle,
ma che tutt’oggi -geme l’intima pazzia
della gola.
E di quei giorni senz’abbracci,
lo cerco ancora il germe delle tue iniziali,
quell’assurdo peregrinaggio nelle cicatrici
spontanee dei fogli. Gli stessi mondi, che
immagino nell’intestino celato dei passi,
nella forma di viaggi intravisti per caso,
o per anonimo volere di ossa e palati
da internare.
E per quale mancato bacio
tra i colori di qualunque ribelle alloggio
c’è sempre una promessa che maledice
la mia bocca?
Io vorrei ci fosse un tempo che non dubitasse
delle mie feroci assenze di sentimento.
Vorrei ci fosse un tempo che ti spiegasse
perché ogni volta scelgo la carne più
severa per raccontare la mia innocenza,
- e la notte, quando è il buio a scrivere i
suoi segreti, io torno a morire accanto alla luce
delle tue ginocchia ferite -
Paolo Amoruso
Durante la mezzanotte di agosto 2013
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