COME D’ANTICO VAPORE
Potessi sgretolarmi adesso,
come il respiro sacrificato d’una
frana denudata, vorrei fiorire adulto
-ovunque sanguina il nome delle
tue strade senza nome-
come il respiro sacrificato d’una
frana denudata, vorrei fiorire adulto
-ovunque sanguina il nome delle
tue strade senza nome-
E sarei, d’ogni ora, l’innevato utero
legato alla cecità di tutte le scintille
sperdute nei segreti di quell’Amore
assente, interdetto - come seta rossa
al capezzale d’un inverno adolescente -
legato alla cecità di tutte le scintille
sperdute nei segreti di quell’Amore
assente, interdetto - come seta rossa
al capezzale d’un inverno adolescente -
Evanescente, come lo spegnersi della
penultima sigaretta. Nell’alba che si
fa sorda -di fronte allo specchio, e ti
parla di me, solo a sera.
E ci rende la prigionia del cielo. Tra
queste aguzze pareti che -tutto gridano
senza mai partorire niente. Ogni giorno.
Solo per credere la vita -la dolce attesa
di morire tra le mani del tuo sorriso.
maria grazia vai & paolo amoruso
luglioduemilatredici
…. sulle note di Aleah “Vapour”….
Nessun commento:
Posta un commento