Come adesso
T'avrei tossito anche al buio
L’avrei saputo dire
tra gli spifferi d’agosto
e le coperte pesanti
della bocca.
L’estate sarebbe piovuta
come un gioco di specchi
tra i polsi arrossati del tiglio
Li avrei sciolti di notte
leccandoti le cuciture attorno agli occhi
Quel tacere violento delle mani
che mi strappano, così come un mantello
-ricopre il nervo asciutto
dei miei giovani sogni di latte
Come adesso, come a restarti fuori
mentre tutto di me
dai cespugli della tua voce,
-trapela.
maria grazia vai
ventunoluglioduermila13
Nessun commento:
Posta un commento