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lunedì 24 settembre 2012

Sguardi d’acqua di Maria Grazia Vai (Amore)

 
SGUARDI D’ACQUA
 
 
Ci sorprende ancora
la bellezza della pioggia che tutto copre
lasciando ai nostri pianti
la tenerezza del tempo
che fa più grandi gli occhi e ci commuove
Dove nulla rimane
tranne quelle parole che non sai trattenere
e come noi, cantano sottovoce
 
Il mio tempo scandisce i silenzi
di un cuore che mi fu -utero e stanza,
tra le rotondità di un pensiero
e una vestaglia a fiori, troppo corta
Dove il silenzio parla più di un abbraccio
Più del vento che muove e disperde ogni ricordo
Più degli occhi, che prima ci accarezzano
poi, come nebbia d’Agosto, innamorandoci
ti uccidono
 
Divenne un calice ingiallito,
quello sguardo color mogano
che -come un sorso troppo breve-
si spegne ogni sera sulle tue lentiggini
lasciandomi sul fondo
di un’alba che torna a stupirmi
col dolore della tua tenerezza
disciolto, nei miei occhi d’acqua.
 
 
Maria Grazia Vai
24settembreduemila12

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