AUTUNNI E STORIE
Percepirmi nel muoversi
d’un rumore d’autunno
o del suo cadere sull’acqua
senza lottare
Ora che il cielo ha un verso
e la pioggia nevica
a tratti
sui lunghi cigli d’Agosto
E’ un grido nella notte
e anticipa un silenzio
che si fa sempre più stanco
Mi sveglia ogni sera,
questo giorno di foglie e resine
senza nome
presagio di un dove senza persiane
dove il dolore è soltanto
uno sguardo.
Dischiuso, per ascoltare l’odore
dei tuoi passi
Triste lamento, muto d’asfalto.
© Maria Grazia Vai
22settembreduemila12
sulle note di “ Autumn Stories “ di Fabrizio Paterlini
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