SOTTOVOCE
per illudermi di crescere
come fosse il camminare della vita,
con le tasche ricolme di quello che mi manca
e come neve, ricrescere selvatica
intorno alla tua assenza
Si fa rumore quel silenzio
che si muove scalzo sui risvegli dell’inverno
e per i nostri sogni è sguardo che si perde
tra le zolle malate di tristezza,
come ci fosse ancora vita
fra i tizzoni ardenti e la neve
dove comincia la pioggia
e senza te, mi ascolto cadere
come fossi un giorno stracolmo d’amore
Che non passa.
per ricordare al cielo il verso degli sguardi
La strada che mi porta -sottovoce- il tuo ritorno
per accettazione, paura
O per amore, semplicemente.
30settembreduemila12