TRAME D’INVERNO,
CALICI E STELLE
Del frusciare del tempo
puoi sentire solo il guaire della
pioggia
Ed è bianca spuma
in cui tutto
come disciolto da fiati di
nebbia
ritorna a muoversi
tra i giallo-scuri del
melograno
Di tutto il vento che lo
scompiglia
tracce di polline,
come l’odore d’Aprile fra lini
e lenzuola spettinate
Ora che il fuoco del mare
mi è casa e pensiero,
piuttosto che un’eco d’acqua
che abbracciandomi, s’abbandona
Adesso che lo costringo
alla burrasca di una
conchiglia nuova.
Alghe di neve
Trame di un inverno nato già
alto,
come il sole tra i miei
capelli rossi
e le tue stelle
(cadute tra le onde del mio
stagno)
Maria Grazia Vai
18novembreduemila12
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