POESIE DI VETRO
dalla voce di Franco Picchini
sulle note di Stefano Ottomano “ Quando il cielo toccò il mare “
poesia e video di Maria Grazia Vai
in quell’attesa di te
che piange sulla soglia chiusa
di un dolore che non ha più voce
né silenzio
Nel retro c’è una stanza
di parole appese
Calendari d’altri giorni,
si raccontano
nella lentezza di un respiro
Nella malinconia del vento
che ondeggia i fazzoletti nel cortile
con noi al suo centro
e tu all’esatto opposto.
Ti chiudo qui,
dentro a poesie di vetro
Dietro un fragore di temporale
che inciampa ancora
i legni vivi del passato
Certe parole bagnano la voce
ma brillano il silenzio della vita
Perché la morte
non ti ha mai avuta,
tanto quanto io
ti ho dentro alla mia vita -ancora.
maria grazia vai
maggio duemila12
Nessun commento:
Posta un commento