nasco dall’esigenza dei fiori
poco distante dal grembo
della tua tenerezza
efelidi e coralli, disegnano di rosso
tutti gli occhi, le labbra e le piume
di gennaio. Anche l’unico foglio
rimasto, nel profondo, ancora intatto
quand’anche ogni stagione
si nutre del tuo calmo respiro
e inizia tra il cadere delle foglie
nel bianco tepore di un bacio
Sì, m’hai dipinto le nuvole, piangendo
dentro un giorno che ancora non
ha inizio, fingendoti -nel tuo
passare- l’assolo che fa del mio silenzio
-il tuo ritornello-
Dimmi accadrai sempre in me,
poco prima dell’alba, amore?
poco prima dell’alba, amore?
~·~
maria grazia vai
21aprileduemila20
tratta dalla silloge PARLE-MOI
tratta dalla silloge PARLE-MOI
sulle note di Taras Bazeev - Free (Landscapes and
Chillout Music)
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