VIVIMI
Afferrami
nell’ultimo riflesso
di un cielo che
non sa come ascoltarsi,
mentre sulla
schiena del giorno,
l’assenza delle
scritte consuma la luce.
Potesse un solo
sguardo dividerti il silenzio
dalla pelle.
Potessi in te risorgere come
magnolia d’oleandro,
muovendomi in te
come una gazza
ladra ti ruba la malinconia
Spogliarmi, come
il bacio della neve
impara a
camminare tra i seni del mare,
dove l’ansia mi
raggiunge per serrarmi la bocca
e le mani non
sanno più dove appendere
- quegli sguardi che singhiozzando ancora
vorrebbero
viverti vergine
-
Hai aperto le
labbra al mio cielo.
Tu, parola che
nutre -piovendolo, il mio nome.
Fin dentro
l’impossibile, sfilandomi - come
fossero di seta,
i lacci aguzzi della follia -
Dove
ti voglio. E ti trattengo.
di
Maria Grazia Vai & Paolo Amoruso
poesia
tratta dalla silloge
ALDEBARAN
الدبران
Gianluca
Regondi
sulle
note di
"
OUR HIDDEN DESIRE "
di
Gianluca Attanasio
L’immagine in copertina:
Lorenzo Maria
Bottari “ INNO ALL’AMORE” 2012,
olio su tela, cm. 70 x 70
RUPE MUTEVOLE 2013
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