accendi la musica e poi guarda in su....
POESIA SOTTO LE STELLE
POESIA SOTTO LE STELLE
Torvajanica, 31
agosto 2013
Sabato 31
Agosto alle ore 19.00, presso la spiaggia dell'Hotel Albatros di Torvajanica
(Lungomare delle Sirene 455), si è svolta la terza edizione della Rassegna
Nazionale di Poesia " POESIA SOTTO LE STELLE ". Curatrici della
manifestazione organizzata dall'Associazione Culturale Tyrrhenum in collaborazione con la redazione di Eventi Poetici, sono le poetesse
Maria Grazia Vai di Milano e Tiziana Mignosa di Pomezia.
Maria Grazia Vai di Milano e Tiziana Mignosa di Pomezia.
In questa
edizione sono intervenuti il musicista Maurizio Albano
e l'attore Franco Picchini.
e l'attore Franco Picchini.
" nato a Roma
il 20 Giugno 1958. Fin da piccolissimo (tre anni) si manifesta in me una certa
inclinazione naturale per la
musica. La scoperta fu fatta da mia zia che, suonando la
fisarmonica, notava come rimanevo incantato ad ascoltare. Ma non bastava; con
la fisarmonica poggiata sul letto, mentre mia zia azionava il mantice, riuscivo
a suonare qualsiasi musica che ascoltavo. E, ripeto, avevo solo tre anni!!! Ma
questo dono purtroppo non è stato colto in tempo dalla mia famiglia, e così nel
tempo questa passione si è addormentata, risvegliandosi solo all’età di 13
anni, imparando a suonare la chitarra per accompagnare le canzoni. Quando ho
cominciato a frequentare i primi gruppi parrocchiali si è manifestata in me
tutta la passione per la
musica. In chiesa c’era l’organo e ricordo come rimasi subito
affascinato da questo strumento, tanto che iniziai a studiare con un professore
anche la musica. In
brave tempo riuscivo a suonare i grandi autori, principalmente Bach, che per un
principiante della musica, è un autore molto ma molto difficile. L’appetito
vien mangiando si dice, e così nel tempo scoprii che questa passione era
davvero una cosa seria. Iniziai così a studiare seriamente con un professore di
conservatorio, acquisendo nel tempo anche una buona tecnica. Ho dato come
organista numerosi concerti a Roma e fuori Roma, presentando spesso un
programma che spazia dal barocco al romantico francese.
Nel 1980 sono stato ospite dell’emittente televisiva “Telefantasy”, oggi
scomparsa, e dell’emittente GBR, ed ho suonato una mia composizione al
pianoforte.
Nel 1994 sono stato concorrente della trasmissione “
La passione per la composizione musicale era però molto forte in me e
così nel lontano 1985 mi
comprai un registratore REVOX B77 che permetteva di fare le prime registrazioni
tipo multi traccia, ed iniziai a comporre musiche e canzoni, registrandole col
pianoforte, con l’organo e la parte ritmica con una delle prime batterie
elettroniche in commercio. Nel tempo mi poi adeguato tecnologicamente e sono
riuscito a dotarmi di un sistema di registrazione casalingo quasi
professionale, utilizzando i migliori software in vendita unitamente ai migliori
suoni professionali, riuscendo a produrre composizioni quasi vicini ad una
registrazione professionale tanto che nel 1998 è uscito sul mercato nazionale,
su quello statunitense e nella repubblica Ceka un CD, commercializzato dalle
edizioni “Insieme”, contenente brani di mia composizione intitolato “Musica
Celeste”. Il CD è stato trasmesso più volte anche da Radio Vaticana. Mi sono
dedicato anche allo studio del Flauto barocco dolce (a becco) e di uno
strumento della tradizione folk italiana come la zampogna zoppa. Ho diretto per
16 anni un coro polifonico (Coro Ethos) di cui si trova qualche video su
Youtube. Il genere interpretato con il coro ha sempre spaziato dal sacro al
profano, arrivando negli ultimi anni a perfezionarsi acquisendo brani del periodo
Medievale e Rinascimentale. Con questo coro abbiamo anche dato numerosi
concerti in costumi antichi, riscuotendo notevole successo di pubblico e di
critica, sia a Roma che fuori Roma. Nel 2010, come evidenziato dalla locandina
sottostante, ho arrangiato alcune musiche per uno spettacolo teatrale.
Da poco ho terminato la composizione di un musical (parole, musica e
arrangiamento) interamente dedicato all’Odissea, il viaggio di Ulisse in opera
Rock, che ho portato nel Gennaio 2013 in teatro, con 11 cantanti per 14
personaggi, 12 ballerine e 7 comparse, riscuotendo un notevole successo.
Per l’immediato futuro chissà, qualcosa di sicuro ancora comporrò, la
vena artistica non mi mancherà mai…. "
come manca l’acqua al fiume
ei meriggi d’estate
e le donne non sanno
dove lavare
i lenzuoli bianchi.
Fazzoletti di cieli sinceri
si stendono sul tuo volto
ad asciugare al sole
dei tuoi occhi di luglio.
Ed io aspetto sull’uscio
come si attende un amore,
per uscire di notte
e correre libero nei campi
a cercarti dove cadono
le stelle cadenti.
Quando la civetta
scoprirà la tua assenza
allora fioriranno in me
cerchi di grano inconsolabili
che riempirò di lacrime salate.
<< Luna nuova
che ti nascondi nella notte
sorridimi, se puoi, almeno tu,
sorridimi dolcemente
ché lui è assente
e senza di lui
io non sono niente. >>
Maurizio
presenta: Maria Vittoria
Catapano
che legge la sua poesia
BEVVI IL MARE
Mi accolse il mare
come
bottiglia dimenticata
vuoto a perdere
senza messaggio, senza meta
senza
direzione, senza amore
Scampata alla tempesta
dalla trasparenza del vetro
seppi il cristallo degli abissi
e nessuno scoglio mi frantumò
Nella curva ardita dell’onda
sciolsi in minuscole squame
membra intorpidite
dalle umane simulazioni
Mescolai chiome e licheni
vestii il
corallo del sole
e con schegge di conchiglie
avvolsi morbidi seni
Da quell’azzurro amniotico
mutata donna, emersi sirena
e con voce stupefacente di canto
indicai ai naufraghi la via
Nel letto degli abissi
tra barriere coralline
dimentica dei cicli terreni
liberai la mia sete d’incompiuto
Mi salvò il mare…
lo bevvi goccia a goccia
come un tempo
bevvi il miele
ingannevole
di terrene labbra d’uomo…
NEL MARE, LE
ORIGINI
Lungo coste sabbiose cammino coi pensieri in mano
non m’accorgo dell’acqua che lambisce le caviglie
soltanto il sale, a tratti, brucia
come bruciano le viscere offese, ripudiate insieme al corpo
il mare sembra ingoiare
quel gemito silenzioso che mi esce dall’anima
nel crescendo di flutti sempre più furiosi
sabbia in sospensione, sassi sui piedi
non fanno male, non li sento neppure
mentre il sale dei miei occhi si unisce alle onde
e torno alle origini torno all’immenso mare
oh! potessi ora scomparire nei tuoi flutti
disgregarsi l’anima dissolversi il senno!
davanti a te così sconfinato m’inginocchio e scompaio
minuta e fragile ti prendo nei miei palmi
per lavare queste lacrime inutili e vagabonde
che ti chiamano senza voce
e implorano ristoro
nel guscio d’una conchiglia solitaria.
Marìe
presenta e legge la poesia di Edith Desperati
Lasciami
la notte,
ch’io
possa annullarmi
tra
le sue braccia
e
non pensare.
Riduci
il tempo della veglia
sì
che il mondo
non
possa azzannare
questo
mio corpo frangibile.
Tremano
le mie membra
al
suo abbandono,
così
inutile,
così
straziante.
Irreversibile.
Non
torna, ha detto.
Vivo
il dolore
come
acqua ghiacciata,
come
tigre affamata
che
lacera.
Sbrano
i ricordi,
e
con loro mi nutro
e
trafiggo l’anima
già
duramente provata,
i
cui brandelli giacciono,
sanguinanti,
ai
piedi del mio dolore.
TIZIANA presenta Marina De Sanctis e la sua
L' ORA LUMINOSA DEL MARE
Fa quasi male
al petto
guardare al mare
schiaffeggiato dal sole
dolore inusuale
aspro
pungente
maligno più del sale
su
rughe aperte deposto
quasi scarni sudari
acuto
malinconicamente acuto
sempre
sempre più profondamente penetrante
umilia gli occhi
costretti a chiudersi
sull'ultim'ora luminosa.
Fa quasi male
al petto
guardare al mare
schiaffeggiato dal sole
dolore inusuale
aspro
pungente
maligno più del sale
su
rughe aperte deposto
quasi scarni sudari
acuto
malinconicamente acuto
sempre
sempre più profondamente penetrante
umilia gli occhi
costretti a chiudersi
sull'ultim'ora luminosa.
Anna Maria Dall'Olio e la sua poesia
L’ANNASPO. L’ATTACCO.
candele cadute muro crollato
vasi di tristezza sconvolta.
Con mani pazienti d’uomo sapiente
d'improvviso impavido imponente
rovi intricati recidesti.
Dall’anima mia potasti la morte:
prima con grida la riconoscesti
poi la strappasti con disperazione.
tizzy
presenta Carmen Di
Lorenzo e legge la sua poesia
BIONDO NORD
Non ora tornerò, non è tempo.
Il nord è impossibile.
Sono ancorata alle alghe del sud.
E' mosso. Il mare.
Il nord è biondo come l'infanzia
quando sgambetta nell'erba alta
per rincorrere utopie.
Il vento spinge a poppa.
Mele rosse, girasoli. Guance. Occhi.
Sorride. E' sostanza.
Alberi verdi, sono tanti.
Di nuovo la rincorsa. A piedi nudi.
Questa volta.
La bambina apre le braccia.
Con le mani sfiora papaveri e grano.
Volteggia su se stessa, le sue braccia
pale di mulini che girano a vento.
Gira e gira. Dopo. Danza.
Il mio nord era la risata
che andò a morire sulle labbra del sud.
Il sud con le sue labbra mendaci. Non rallenta la presa.
Il nord è impossibile.
Sono ancorata alle alghe del sud.
E' mosso. Il mare.
Il nord è biondo come l'infanzia
quando sgambetta nell'erba alta
per rincorrere utopie.
Il vento spinge a poppa.
Mele rosse, girasoli. Guance. Occhi.
Sorride. E' sostanza.
Alberi verdi, sono tanti.
Di nuovo la rincorsa. A piedi nudi.
Questa volta.
La bambina apre le braccia.
Con le mani sfiora papaveri e grano.
Volteggia su se stessa, le sue braccia
pale di mulini che girano a vento.
Gira e gira. Dopo. Danza.
Il mio nord era la risata
che andò a morire sulle labbra del sud.
Il sud con le sue labbra mendaci. Non rallenta la presa.
Maurizio presenta Patrizia Ensoli
EMPATIA
Se conoscesse il mare
il
suono della terra
e
del vento
l'attitudine
paziente
nelle
sue corse
sfiorerebbe
certo
quell'opera
d'arte silenziosa
in
quel suo insinuarsi
Se
fossi mare
amore
accarezzandomi
piano
scorgeresti
i sorrisi nascosti
fiori
di serra
che
nessuno mai colse
se
fossi fiato
respirandomi
marìe presenta FRANCO PICCHINI
Nato a Piombino (Livorno) il 23.12.1948
Ha frequentato e condotto corsi, laboratori e seminari in Italia e all’estero
con importanti drammaturghi e registi tra i quali il Prof. Giuseppe Liotta,
docente di Storia del Teatro presso Università di Bologna e Presidente dei
Critici Teatrali Italiani e il Prof. Gennadij Bogdanov, docente di Biomeccanica
presso le Università di Mosca, Parigi e
Berlino.
Dal 2000 al 2003 ho condotto laboratori
presso il Centro Anziani Villa Leopardi del II Municipio di Roma, mettendo in
scena vari testi con tutti i frequentatori e, inoltre, performance drammatiche
con la partecipazione di detenuti presso le case circondariali di Rebibbia e
Perugia.
Come attore e regista ho portato in
scena, con varie compagnie e gruppi, testi di: Omero, Euripide, Eschilo, Sofocle,
Plauto, Virgilio, Cechov, De Filippo, Goldoni, Ionesco, Pinter, Fiorentini,
Shakespeare, Strindberg, Ibsen, Pirandello, Goethe, Wilde, Genet, Gogol,
Molière, Hugo, Maeterlinck, Brecht, Beckett, Becque, Camus, Pasolini, Simon,
Pennac, Reza, Hemingway, Miller, Mamet, Brodskij, Bergman, Fassbinder,
Scaldati, Yehoshua, Baricco, Dubois, Koltes, Nothomb.
Dal 2002 fa parte, come attore, della
Compagnia Teatrale “Lo Specchio” di Avigliano Umbro -ora “Gadnà”- con sede
presso il Teatro Sociale di Amelia (Terni).
Franco Picchini legge la sua poesia
IRRAGGIUNGIBILE
Masticherei
carovane di ferite
sui marciapiediabusati delle ore malate.
E rimanendo la preda delle pareti, della
loro nudità esposta, pur di trattenerti
- l’inchiostro puro nella bocca della vita,
e dei miei sogni la dolce apocalisse -
renderei orfano il tempo del mio sorriso.
Perché la tua mano è la sola capace di riscrivermi
nascita nelle ossa più giovani del vento.
Perché - la verità d’ogni mio silenzio
è il terrore di non baciarti il fiato -
Ecco per quale ragione tutte le notti torni
ad essere fermento sulle labbra delle mie preghiere.
E con un fiato di colpa - tossire nell’angolo
acuto di un bacio.
Nel magma iridiscente che affossa le parole delle
mani, in questo luccichio di pelle, dove Tu
sei - i seni di Gerusalemme, dove il mio amore
ha sempre voluto abitare -
Oltre ogni strato di epidermide e Luce. Fin dentro
l’irraggiungibile.
FRANCO PICCHINI legge la poesia di Tizzy
SIMILITUDINI
SCREZIATE
Certe persone
sono come quelle case antiche
quando le vai ad abitare
e d’improvviso ti rammenti i tempi in cui
ci passavi sotto
e ancora non sapevi
che un giorno ci saresti andato a stare
Inconsapevoli battiti
che si esprimono
paralleli e ignari
dell’abbraccio che li vedrà
edera e muro
in qualche pagina del domani
Allo stesso modo
c’è chi vive oltre l’invisibile traccia
che separa il possibile dal suo opposto
fin quando l’esistenza non te li porta
nello stesso spazio che ti vede attore
L’impossibile esiste solo nella mente
di chi s’è dimenticato
che nella vita nulla è irrealizzabile
per chi ci crede con il cuore
sono come quelle case antiche
quando le vai ad abitare
e d’improvviso ti rammenti i tempi in cui
ci passavi sotto
e ancora non sapevi
che un giorno ci saresti andato a stare
Inconsapevoli battiti
che si esprimono
paralleli e ignari
dell’abbraccio che li vedrà
edera e muro
in qualche pagina del domani
Allo stesso modo
c’è chi vive oltre l’invisibile traccia
che separa il possibile dal suo opposto
fin quando l’esistenza non te li porta
nello stesso spazio che ti vede attore
L’impossibile esiste solo nella mente
di chi s’è dimenticato
che nella vita nulla è irrealizzabile
per chi ci crede con il cuore
NICOLO' LUCCARDI e la sua poesia
DIMENTICARE TUTTO
Amerò nel tempo delle attese
i cieli sconosciuti
volerò lontano
e brinderò nelle parole
al silenzio della notte
scriverò versi d’amore
dove il respiro
è nei respiri
senza ritorno
parlerò di te
nel vuoto di un pensiero
non ci vuole molto coraggio
a scrivere sulla sabbia
la parola amore
per poi tuffarsi tra le onde
e dimenticare tutto
tornando in quel nulla
che non ha mai vissuto
neanche per un giorno.
MARìE
presenta Enzo Lomanno (alias Redent Enzo Lomanno)
POI LEGGE LA SUA
POESIA….
SE TANTO TACE
Se
tanto tace il vento
e
delle finestre luci semichiuse,
in
questo frusciare d'auto rosse
tra
marciapiedi di pedoni distratti.
Se
tanto tace dentro, il vento
è
solo per i tuoi occhi d'ora.
Quel
divorare inquieto, sulle labbra
del
mattino.
E
mi tace, questo silenzio denso
mi
comprime in un abbraccio
di
speme e lussuriosi sottoscala
Le
serrande di negozi sfitti,
il
vociare sommesso di chi sa.
Di
chi ha speso ogni barlume
di
quest'aria calda che racchiude.
Se
ogni cosa tanto tace.
E'
solo sfera di sospiri imprigionati
in
un sogno lontano ed autunnale.
Di
foglie, scivolate dall'albero
lentamente
alla
fine dell'amore.
Giulia Rita Eugenia Forte e la sua poesia
IN QUEL TRAMONTO
Mi
rivedo bambina in quel tramonto
mentre
nubi infuocate inondano,
lontano,
l’orizzonte.
Gli
occhi incantati, fissi in un trionfo
di
luci e colori, disegnano
ovattate
forme. Il rosso entra
nel
cuore, vi permane, riaffiora
dopo
estati multiformi.
Descrive
la piccola mano
ciò
che l’occhio non legge.
Sognerà,
in quella notte lontana,
l’infuocato
rosso tenero dei monti.
Giuseppe Guidolin e la sua poesia
SOGNI D’ACQUA
Le onde si struccano
scremano frantumano
nastri di luce danzanti
sulle labbra marine
in principio
gridando
infine
miraggi
liquidi di sguardi
specchi assetati in vita
spicchi di cielo tra le mani
dischiusi e ridondanti
(in principio
sognando
infine)
Gianfranco Rossodivita e la sua poesia
STELLE
Osservo queste luci sparse
Sull’immenso tavolo della notte
e mi sento meno solo
Cerco con i miei occhi innamorati, e
interrogati da questo eterno mistero
L’occhio di Dio che in me si riflette
Quanti occhi prima dei miei ne sono
rimasti incantati
Quanti ancora ne saranno interrogati
Ma quanti
sapranno dimostrare
che il mistero è ormai nullo ?
MIRELLA PESCOSOLIDO e la sua poesia
SORGERA’ DI NUOVO IL SOLE
SORGERA’ DI NUOVO IL SOLE
Sorgerà
di nuovo il sole
sulle
città assopite dal buio della notte,
sulle
montagne innevate,
sui
sentieri cosparsi di foglie caduche.
Infiniti
frammenti di luce
irromperanno
tra gli intricati rovi,
dissolveranno
le ombre
sui
deserti inariditi dell’anima,
rigenerando
mesti e sterili pensieri
con
fertile linfa frizzante di vita.
Da
sorbiti silenzi, la verità si farà spazio
vincendo
paure remote,
ricordi
appannati e stanchi
d’
emozioni parse fugaci e lontane.
Un
dardo infuocato colpirà
la
desolazione del cuore
inebriando
i sensi di immenso calore
cibando
la mente di rinnovata speranza.
Allora
il dolore non sarà stato vano
ma
sincero alleato,
prezioso
strumento verso l’aurora.
Sorgerà
di nuovo il sole
e,
come irruenta forza del mare,
superbo,
Amore rinascerà.
Marìe
presenta Angela Mori e la sua poesia
NOTTE SENZA DI
TE
Stilla
d’amore e rassegnazione
Affonda
tra tessuto e piume
Tutto
finisce e muore la sera,
E
come il sole piange il giorno,
Affogando
al crepuscolo nel mare,
Così
in un cuscino affondano le lacrime,
Che
stanotte gemono d’amore.
MIRKO PIERPAOLO MAPIRII legge la sua poesia
SOLITUDINE DI UN
ADDIO
E
così ci lasciammo
Duro
e crudele il pianto
In
quel dì afoso d’agosto
Ch’ancor
oggi porto nel cuore
Tristi
lacrime scendevano
Giù
dalle gote
Nascondendo
il volto
Ad
un dolore sordo
Mentre
i minuti passavano silenti
Lasciandomi
da solo
Il
mondo intorno indifferente
Ancora
ricordo la leggera brezza
Le
poche parole e il bruciar del sole
Ma
soprattutto non m’abbandona mai
Il
tormento dell’alma mia
nel
rimembrar quegli aghi
Poi
quell’addio sì silenzioso e muto
Troncato
ogni tanto da un piccolo singulto
Un
saluto timido e sommesso
per
un qualcosa che sentivo perso
E
non c’era un perché né una ragione
Perché
mi dovessi svegliare da quell’illusione
Di
un mondo diverso e sincero
Dove
amicizia diventasse amore.
Certo
non serbai mai né serbo e serberò
Rancore
neanche odio
E
proprio oggi che splende un nuovo sole
Al
tuo ricordo silenzioso e muto
Io
lascio sempre un posto qui
Dentro
il mio cuore
MIRELLA SANTONICCOLO legge la sua poesia
GOCCIA
Una
dolce brezza
sfiora
il viso,
sospesa
una goccia
lambisce
d'improvviso.
Solletica
le gote,
scorre,
mi scuote,
scia
evanescente
di
un amore sofferente.
Ordina
i pensieri,
rinsavisce
la follia,
libera
il tempo
dalla
sua prigionia.
Annovera
la distanza,
dissapora
la mancanza,
sospesa
lacrima d'amore
che
porta via il dolore.
poesia e photo di Daniela Sannipoli
al tuo scrigno chiuso
e al mare in tempesta.
Ma per me
con lo scorpione sul cuore
è difficile fare a meno
della tua perla.
Non conoscessi
il mistero dei tuoi abissi
potrei accontentarmi
del quotidiano scambio di telline
al mercato delle banalità.
Attanaglia
la gola e il tempo
questa collana
che batte sul petto
la pietra dura
del tuo silenzio....
Ringraziamenti:
con un sentito grazie all'Associazione Culturale Tyrrhenum e un particolare e immenso abbraccio a Gianni di Spirito, presidente dell’associazione.
e un ringraziamento speciale a Rupe Mutevole, editore della nostra
bellissima Antologia, per l'eleganza e la cura dei dettagli che
hanno trasformato in tele preziose le pagine del nostro libro
bellissima Antologia, per l'eleganza e la cura dei dettagli che
hanno trasformato in tele preziose le pagine del nostro libro
POESIA SOTTO LE STELLE
la nostra Antologia
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