poesia
di Paolo Amoruso
2°
classificato
Sezione
A
PREMIO
LETTERARIO DI POESIA IN MEMORIA DI LORENZO CRESTI
III
EDIZIONE 2013
Presidente
di Giuria Alessandro Quasimodo
Torneranno ad
indagarmi fin dentro
l’abisso dei silenzi, a dilatarmi la interiora
del desiderio, a coprirmi lo sguardo corrucciato
del tempo con il pane azzimo della comprensione.
l’abisso dei silenzi, a dilatarmi la interiora
del desiderio, a coprirmi lo sguardo corrucciato
del tempo con il pane azzimo della comprensione.
Come il sorriso
dell’inverno, indosseranno
ancora la mia vita, le tue mani. E la pioggia
ci sarà madre; allatterà il giardino del nostro cielo
dove insieme fioriamo, tra i fiordalisi e i peschi
il nascituro bacio dell’espugnazione.
ancora la mia vita, le tue mani. E la pioggia
ci sarà madre; allatterà il giardino del nostro cielo
dove insieme fioriamo, tra i fiordalisi e i peschi
il nascituro bacio dell’espugnazione.
Da questo lato
del vento, dove sei
pienezza di
parola anche nel deserto
dell’assenza.
Su torri di
rêverie alte quanto la voce
dello stame che ci unisce nel nome
di una stella, innalzandosi -alte
dello stame che ci unisce nel nome
di una stella, innalzandosi -alte
dalle mani dei
tuoi occhi.
Come fossimo coralli
partoriti su un prato
-nato bianco.
© Paolo
Amoruso
video di Maria Grazia
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sulle
note di Vonder&Bloom “ YOU “
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