UN FERRO DI CANCELLO
Della malinconia sei l’aria che si muove
tra i polmoni consumati di un sorriso.
L’altrove fatto a pioggia fin dentro le
lenzuola stanche della sera.
E mi copro di te, dei canti senza voce
che un giorno mi tacevano le labbra
giacendoti le nocche -come di bambola,
le pezze vuote e senza filo di un addio.
Come nell’aggrapparmi all’ultimo cancello
che ancora ti arginava e in te -nel mentre
di un bacio, si ergeva fin sotto il bianco
della gola.
Dove provo a caderti e -per mancanza
d’equilibrio, strapparti dalla terra che
ancora mi nutre. E -ferma, ti respira.
Maria Grazia Vai
28settembreduemila13
sulle note di “ YOU “ Vonder&Bloom
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