INNO ALL’AMORE
Attraversami ancora,
perché io possa tornare
ad essere l’inno impervio d’amore,
quello che solo la pioggia riesce
a stringere nei palmi fecondi
della rinascita, e incide i vetri
come un diamante.
Tornami l’ombra sulla porta
degli incontri
solo per ricordarmi le rose che
non
ho mai colto, ma che portano
ancora
il tuo nome.
Tornami la voce che distrugge
le pareti adamantine del mio silenzio,
e le rende il bacio d’ogni strada nuova.
Mentre arriverai, - ti sarò già la felicità
dell’inverno, rapito dal sole estivo che mai
ha smesso di cantare le nostre mani
nel desiderio sempre incandescente
d’essere la vita, le nostre parole unite.
Perché sia d’una farfalla il
tuo volo, ed io
la sua casa di seta. Ovunque.
Maria Grazia Vai, Paolo Amoruso
poesia tratta da Aldebaran, la
silloge
ispirata all’omonima opera d’arte
in copertina
“ Inno all’Amore “ olio su tela 70 x 70 del maestro Lorenzo Maria Bottari
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