CLAVICEMBALI D’AMORE
Vorrei mi coprisse di rosso
quell’aria che scendendomi il fiato
ti riscrive mano concitata tra le umide
fiaccole degli occhi. E scardinando
quell’aria che scendendomi il fiato
ti riscrive mano concitata tra le umide
fiaccole degli occhi. E scardinando
-l’indefinito- dagl’infissi robusti dei
tuoi anni, raggiunge il cuore d’ogni
serratura, distruggendo ogni pozzo
salato di silenzio.
salato di silenzio.
Come fossi destinata ad intrufolarmi
tra le sottane asciutte della pioggia, e
cadendo diventare la cecità che ti ritrae
clavicembalo sugli agrifogli sacri del seme.
Rendendomi la voce che oggi maschera
ogni tua direzione
Grumo d’acqua che ancora fiorisce l’acuto
e vorace predicare delle tue labbra. L’indaco
desiderio fin sopra la fronte pungente del
mare a penetrarti l’idioma segreto dello
sguardo. Perché tu sia dell’acqua -il sorriso
sugli abiti maculati della mia giovinezza. Ed io
- il fuoco d’una danza sulla bocca del tuo passo-
fremente…
Maria Grazia Vai & Paolo Amoruso
28giugnoduemila12
sulle note di “ FANTASIA SU RICERCARE - Mark Drusco “
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