ADESSO E ANCORA
poesia di
PAOLO AMORUSO & MARIA GRAZIA VAI
tratta dalla silloge
ALDEBARAN
الدبران
Proprietà letteraria riservata
© RUPE MUTEVOLE 2013
sulle note di “ Flowers in December “ di Mazzy Star
quasi fossi l’ultima preda dell’ira di un mannaia,
che soffre, perché incompresa.
Dell’esistenza che mi sfiora, resisto alla vita
nel tempo che scorre e consuma, attraverso l’inchiostro
che mi regali, a raccontarmi del pane duro che fummo…
Mi guardo crescere tra gli origami e le parole,
Tra sussurri di finestre dove ho smesso di ascoltarmi
Lì, dove s’è aperta una carezza
e la tua mano accoglie un cuore,
come fosse la goccia di un presente che non torna
Temo i silenzi dei tuoi passi che m’inseguono,
in questo viale di pezza che sanguinando inciampa
e chiede ancora pioggia.
Temo i colori spenti dei sogni
tra i rami sempre più distanti dalle nuvole
Quelli che ancora sfiorano gli specchi del passato
Dove arrivi con uno sguardo a bucare la terra
e l’inverno
lasciando tra la neve
l’odore triste dei lampioni spenti
E chissà se esiste ancora
nascosto tra le labbra del silenzio
quel cielo terso che inseguiva gli orizzonti
mentre tu -intento a raccogliere fiori dalla mia tovaglia-
sedevi le ginocchia e il cuore
tra le pagliuzze dolci e il pan di zucchero
della mia vita
E del tempo che scorre e consuma, attraverso l’inchiostro
che mi regali,
io ti racconto -adesso e ancora- del cielo ch’eravamo…
Paolo Amoruso & Maria Grazia Vai
tutti i diritti riservati
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