ALTRI CIELI
Ovunque emergi e ancora cresci
tra fili d’erba e pietre di mare,
oltre i rami e le ortiche del tempo
Ovunque, di silenzio in silenzio
Sporco di pioggia e tristezza,
nel centro esatto di una stanza
quando torni a farti largo
dentro gli occhi, fra le maglie dei tigli
e le mie lacrime di giunco
E accarezzi -senza toccarlo
quel silenzio al centro esatto
dello specchio sul comò di mamma
Ovunque emergi e ancora cresci
come dolore vivo
Dalle stoviglie, dalle finestre vuote
Ogni volta che si alza dalla neve
il profilo del Tuo sguardo
in altri cieli
Quello che tace uno ad uno
i vetri rotti dal calpestio
dei giorni. La mano con cui scrive -oltre il buio
il tratteggio feroce del silenzio
Unica voce
il fumo di una sigaretta.
Spenta
Maria Grazia Vai
26gennaioduemila12
…a Renato, mio padre…
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