AIRONI D’ACQUA DOLCE
Ti cerco tra la polvere e la nebbia
di queste sere mute
quasi fossi un pulsare di frasi
gravide di pioggia
Bagnato il fiato, si calmeranno le nuvole,
si perderanno i silenzi.
E torneranno a volare anche gli aironi
Immensi, dietro i teli spessi della vita,
oltre i rumori
di un’alba povera d’Amore
Dove ancora ti esisto sommessa. Sommersa
dai frammenti gelidi del pianto
e dall’odore aspro ch’è il tuo volto
dissolto tra le onde
d’acqua dolce del mio vivere
che quando tace il cuore
si fa brivido di luce
tra le foglie di nespolo -e l’aurora
E’ questo viverti
-ma non saperlo dire-
che scrive un cielo triste di labbra e pensieri,
su questa bocca -sazia di neve-
ch’è spina di sale conficcata
Maria Grazia Vai
duegennaioduemila13
sulle note di Stefano Ottomano “ Come trascinate dal vento”
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