SILENZI DI MAREE
Furono labbra di suoni e pioggia
E fiati d’orchidea dinanzi alle tue
ciglia. Le notti a scandagliare i volti
dell’amore, e tu che grandinavi tenerezza
sui mattini. Ti ho amato le stagioni e le
sue rose e il tuo trionfo quando i glicini
si aprivano sotto i cuscini. Come stelle
sull’oceano. Come il soffio di un camino
acceso, t’ho amato mentre steli di fuoco
gridavano il silenzio delle maree in un
singhiozzo di tempesta sopra le ali
vergini di aeroplani assordanti e scalzi.
Quelle strade di genziane e d’alba, su
indecifrabili melodie di pelle. E voce
primogennaioduemila13
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