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domenica 28 dicembre 2014

NEL CHIUSO DEI PUGNI


NEL CHIUSO DEI PUGNI



Rimane il bianco acceso
di un bozzolo di neve
e un fiore
lungo l’argine
che mi conduce a casa
Un ricordo
appeso fuori
mentre casca la neve
e con te
sui prati, il silenzio della sera

E appena visibile,
-nel pugno dell’inverno-

il suono di altre poesie



Maria Grazia Vai
28dicembreduemila14

giovedì 25 dicembre 2014

Mi tace il mare



puoi ascoltarla anche sul mio blog di SCRIVERE.INFO


MI TACE IL MARE




Strane forme assume il cielo
come lucciole al calar del volo
-o il passare dell’inverno sopra i fossi-

Qui,  dove il mare ti riporta ai piedi
del granaio, tra le nuvole d’Agosto
e questi fiori di candela

Come il tempo avesse in me la casa
e potesse
tra le cose che io vivo
o che ridendo
mi passano accanto


attraversarti.

E’ il mare che ti inghiotte e ti risputa
a me
-tra la sabbia e le radici selvatiche dei pioppi-
dove
lento si espande

basso
dentro il cuore

come un ramo di ciliegio nella gola
come se –davvero, mi esistessi

Strane voci han le cicale, questa sera
rannicchiate nel silenzio
che si aggira tra le case

mentre il crescere dell’erba nel cortile
sale in alto

Come l’acqua sul fondo del cielo, che
in lontananza
piove, mi tace
addosso, e poi scompare.


Maria Grazia Vai
25dicembreduemila14


sulle note di “ Solitude - Buddha Bar “




mercoledì 24 dicembre 2014

E TU D’ESTATE



puoi ascoltarla anche sul mio blog di SCRIVERE.INFO

  E TU D’ESTATE



E qui, con me l’inverno
senza più strade che sempre più
lasciano il posto
al sollevarsi della pioggia
come di un soffio
l’ancora che salpa
dalle rocce acquatiche
del mio profondo
cielo
emerso tra letante orme
di una malinconia che sempre più
si fa respiro

Allontanandoti




©maria grazia vai
(ventiquattrodicembreduemila12)



domenica 21 dicembre 2014

CONCHIGLIE d’AUTORE





CONCHIGLIE d’AUTORE  “dodici voci dipingono il mare”

edito da Octopus Edizioni
©CircumnavigArte
ISBN 978-88-907677-8-4

Edizione limitata e numerata in uscita a gennaio 2015
 
PoesiArte " libri d'arte in poche copie" con copertine dipinte a mano
 
Ideatore delle copertine il pittore Alberto Bongini
 
I poeti:
Nunzio Buono
Nadia De Stefano
Patrizia Ensoli
Angelo Fioroli
Manola Gini
Giuseppe Guidolin
Rosa Leone
Calogero Pettineo
Gianluca Regondi
Carmelo Sanfilippo
Patrizia Stefanelli
Maria Grazia Vai
 
Realizzazione e montaggio video:
ImmagineArte by MariaGraziaVai
 
Musica di Ennio Morricone
tratta dalla Colonna Sonora "Come un delfino"
 



sabato 20 dicembre 2014

A SCRIVERTI LA NEVE

A scriverti la neve di Maria Grazia Vai (Amore)









 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
A SCRIVERTI LA NEVE


Ovunque
tu e l’inverno
Tra i palmi
e le finestre
di tutte le stagioni
Tra i sassi a forma di giorni
e in tutte le corti
di neve
e di rose
Così
piovendo, ovunque

arrivi
da lontano
un’altra volta,
e poi ancora
A poco a poco
dalle grondaie
di questo presepe viaggio
E ancora
tra le riviere
le conche di muschio
e la risaia
che -dentro me, è la tua casa

E odora di bianco, di grano e cemento
Di legno e di vuoto
-ovunque
 
E a scrivere di noi, la neve…


 













E una nuvola a formare il fiato,
scrive di te -una riga bianca
E di amore. Mamma



Maria Grazia Vai
ventunodicembreduemila14
 

 

domenica 7 dicembre 2014

DOVE S’AFFACCIA IL CIELO


DOVE S’AFFACCIA IL CIELO

Un lento vociare, silenzioso
sarà l’unico sguardo con cui misureremo il sole,
l’argento delle spighe dentro un abbraccio
il canto dei nidi tra le pieghe del vestito
così che nel mio ventre
e in tutte le tue strade
sarai l’unica scusa per lanciare in aria un fiore
Ho pensieri che sanno di vento
e nuvole che nel migrare rattoppano questo dissesto
di tenerezza e pioggia che m’hai lasciato
Ho labbra che riconoscono il pianto
e alla sua vista depongono l’ultimo volo
Braccia che raccontano il mare e la neve
mentre l’erba della tristezza
-sotto vento, rimane ferma.
E’ un lento vociare, il silenzio delle tue mani
dentro la testa
lontano dalla mia vista
troppo vicino alle piume della mia quiete
che ancora non ti conosce
ma che t’insegue -come lumaca d’inverno, la scia

Lì dove s’affaccia il cielo, e tu sei la tela che mi rammenda gli occhi
e la voce.



Maria Grazia Vai, settedicembreduemila14

“Un giorno, sarò l'argento delle loro spighe...
così come loro, l'oro dei miei giorni"

A Giacomina e Renato, le mie
radici lanciate in aria, nel cielo

( a mia madre, ricordando mio padre )







giovedì 4 dicembre 2014

NELL’INVERNO DEI GIORNI






NELL’INVERNO DEI GIORNI


La luce che non vedi
riemerge in altro mare sconosciuto
e distante
Lì, t’avremmo taciuto, fine fine
nascosto nel sangue -fitto fitto di una preghiera
Altra pioggia in altre piogge
sotto la lingua di una parola che incespica
e poi cade
E ci spezza
come il silenzio vuoto sui vetri bagnati
quando il buio acceca l’orizzonte
e la paura di vivere 
da soli
si sgrana tra i chicchi dell’estate
oramai perduta
E lì, in assenza di noi
-mentre tutto ancora dorme-
rimane.



Maria Grazia Vai
4dicembreduemila14


domenica 23 novembre 2014

LA NEVE SUL MARE

 

LA NEVE SUL MARE

 

 
Piccole nenie, ossute
apostrofate tra le foglie chiare
e le conchiglie d’acqua dolce
 
da qui, le vedo respirare
tra i campi disseminati a viole
Selvatiche, come le rose del mare che profumano la riva
Irriverenti, accartocciate alle piume dei delfini
all’ombra dell’orizzonte cielo

lo sento, sai?

lo stridere del merlo sopra lo scoglio
Quel buio che si placa -e non si muove
dietro lo sbuffo, nel trascorrio del tempo
madido -tra le sue mani,
consunte, ma che ancora si lasciano sgranare
e più velocità
imprimono alle onde
d’altre nenie, e azzurri chiari
prima ancora che la pioggia cali
fino all’angolo più basso del mattino
 
dove arrivano di ronda
in folti cerchi d’acqua,
-in cerca di una preda,
le bocche del silenzio oceano.
 

 

Maria Grazia Vai
23novemvreduemila14
 
dalla silloge contenuta in
“ CONCHIGLIE d’ AUTORE “

in uscita a gennaio

PoesiArte
LIBRI D'ARTE IN POCHE COPIE
copertine dipinte a mano
dal pittore torinese Alberto Bongini
Edizioni OCTOPUS

sabato 25 ottobre 2014

PREGHIERA

 

PREGHIERA

 


 



E penso a queste braccia

Da giorni
affondano copiose
tra cuore e fango
Tristi. Ricadono,
come scorze di legno
tra la neve,
ma poi
per leggerezza di terra
e vento
-separate,
si riuniscono a cocci di silenzio
e dell’uno
in una sola bocca
riemergono
ad invocare il dono
del tuo ritorno

mentre la vita scivola dal mare alle risaie
  e non considera la pioggia
che ci raccoglie
ma poi dall’alto
affamata, ci soffia via.

 

 
maria grazia vai
25ottobreduemila14
 
 

Graffiti

 
 

 
GRAFFITI

 
L’avremmo dipinto
di verde selvatico e miele

 Anche l’azzurro del vento
sarebbe colato
(e mai contento)
dagli alberi di ronda sulla riva

Di nebbie vermiglie
è il nostro tempo
e tiene, come costellazioni,
comete di sale alle caviglie del silenzio
scrivendoci, l’estate ch’eravamo
e adesso siamo
 
dove la coltre di un vecchio giorno
è un brivido leggero
inciso fino all’angolo più basso
di un pensiero. Fitto,
 
disseminato a flari di grano
sul pane

 
 

Maria Grazia Vai
19 ottobreduemila14

 
 
sulle note di “ Autumn Leaves “ Diana Kral

martedì 21 ottobre 2014

IN LIBERTA' DI VENTO (videopoesia)

ImmagineArte

poesia e video Maria Grazia Vai
voce narrante Gianluca Regondi

 

 
 
 IN  LIBERTA'  DI  VENTO
 
Siamo stati lontani
anche senza conoscere la rotta
o i suoi marciapiedi
 
Siamo stati del mare
l’eterna distanza tra i riflessi
delle lampare e le pietre,
l’onda che torna dai campi alla luna

Lontani
come solo le navi -o il silenzio-
sanno sbiadire dalle grondaie
a primavera
 
 Figli dei pesci
innamorati delle scie dei gabbiani
allenati a scomparire
allo sbocciare dei primi lampioni

Lontani e dentro
Come la terra che un giorno
si arrese a te
 
Quel fiore di ibisco e madreperla
mai troppo legato stretto
agli oceani del tuo
navigarmi -in libertà di vento,

il destino.


 
Maria Grazia Vai

 
 
lirica 7°classificata
Premio Internazionale di Poesia
“ DAL TIRRENO ALLO JONIO “
1° edizione 2014

 


martedì 14 ottobre 2014

NOCCIOLI DI SEPPIA

 

 

NOCCIOLI DI SEPPIA
 
 
Telline colorate,
quelle bianche armature di sale
accartocciate come pietre
di solitudine -e grano
Senza fondo riemergono dal nulla
scavando fossati e silenzi
alti fino all’orlo dell’orizzonte mare
Mentre ancora qui c’è vento
e nei cortili
piovono già le prime luci di novembre.
 Resta solo uno sbuffo di pensiero
e tu, veliero
in cerca di una scia
prima che la notte scriva la sua resa
ed io, l’ennesima poesia
Quel riparo che mi scava
al limitare del paese
quando scivoli dalle conchiglie
alle risaie
E annega
tutto ciò che il cuore piange
e l’orizzonte -spiaggia,
 
ma non consuma-

  
 

Maria Grazia Vai
13ottobreduemila14

 
sulle note di Yann Tiersen – Esther

venerdì 3 ottobre 2014

TI FOSSI MAI, SARESTI




 
TI FOSSI MAI, SARESTI

 E queste mani che restano chiuse
su questa vita che balza dal petto alla tua voce
tenendoti stretta
fra le pareti e il riverbero pioggia
di una poesia
 
Nel mentre ti respiro tra le dita,
il silenzio e il freddo del tuo nome
che invecchia
tra le rughe di un sorriso
e il fiato -lo dimezza,
 
tra i denti
e il battere copioso, ai bordi dell’orizzonte cuore-
Colando, come neve al termine delle parole
 

 Maria Grazia Vai
3ottobreduemila14


sulle note di " Autumn Leaves " Diana Krall