GRAFFITI
L’avremmo dipinto
di verde selvatico e miele
sarebbe colato
(e mai contento)
dagli alberi di ronda sulla riva
Di nebbie vermiglie
è il nostro tempo
e tiene, come costellazioni,
comete di sale alle caviglie del silenzio
scrivendoci, l’estate ch’eravamo
e adesso siamo
dove la coltre di un vecchio giorno
è un brivido leggero
inciso fino all’angolo più basso
di un pensiero. Fitto,
disseminato a flari di grano
sul pane
Maria Grazia Vai
19 ottobreduemila14
sulle note di “ Autumn Leaves “ Diana Kral
1 commento:
Stile inconfondibile, in questi versi, notevolmente musicali nella loro lettura, che trasmette emozioni d'indicibile intensità...
Sempre bello soffermarsi sulle tue liriche, poetessa, un abbraccio,silvia
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