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venerdì 24 maggio 2013

dalla silloge Aldebaran

S’infrange
 
poesia tratta dalla silloge
 “ Aldebaran “
 
Rupe Mutevole Edizioni
maggio 2013
 

 

di Maria Grazia Vai e Paolo Amoruso 


  in questo colare di stanze ferite
io sono un guerriero disarmato,
che non sa dove cominci la strada
e dove finisca il contorno del mare.
 
c'è solo un sorriso stanco e alcune luci confuse
tra queste miniere rosse e questi rami
che sembrano parlare,
a dirmi del tuo prossimo arrivo, mentre ogni suono crolla
ed io ti sento affogare nelle parole che non t'ho detto.
 
e nel silenzio del mio essere sconfitto,
tra le scritte di un giorno ancora fresco
quasi fosse l’intaglio sui legni che non abbiamo detto
lì, posso ancora leggerti
 
in questa periferia d’autunno dove piove per tenerezza e
tu sei l’uva che invecchia i mie anni
e questo cadere di giorni scomposti
dove io sono strada che ti conduce a riva
 
dove inizia la luce
e t’incendia di stelle il respiro
quasi ci stessimo infrangendo in parole d’altri
in questo colare di stanze ferite, a picco
nel mare.
 
 © Maria Grazia Vai e Paolo Amoruso
Voce Gianluca Regondi
Regia e montaggio video Maria Grazia Vai


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