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sabato 29 dicembre 2012

Respirandoci d’assenza - Poesia di Maria Grazia Vai (Amore)

 
RESPIRANDOCI D’ASSENZA
 
 
Mi arrivi
tra i profili della malinconia
In quella tenerezza che abbraccia
le lacrime gioiose di un tramonto
 
Dove s’alzano più alte
le mie radici, e Tu
sei nuvola tra i piedi scalzi delle stelle
 
Esserti fiato
è respirare la tua assenza
vivendoti le mille forme della pioggia
E’ cadere fra la neve
come il passo lieve delle capinere
Come fosse la terra che ti cerca
 al di là d’ogni mio esistere
 
E’ vivere
Lentamente
nel volo fragile dell’orizzonte
vivendoci l’accettazione
di un cielo disseminato della nostra assenza
In quel fiorire d’ali su ali
che è il nostro frusciare d’aria
 
sull’asfalto.
 
  
Maria Grazia Vai
ventinovedicembreduemila12

mercoledì 26 dicembre 2012

Solo il cuore - Poesia di Maria Grazia Vai (Amore)

 
SOLO IL CUORE
 
Restami,
tra i capelli e l’anima.
Come un disegno che incendia le zolle,
e si fa paesaggio di onde.
Lasciami un cuore
due gessetti e la tenerezza
per disegnarti tra i sassi dei miei gelsi
d’amore.
 
Adesso,
che di tutta
la malinconia che succede,
la tua mano accarezza
la nostalgia che ti ho abitato
e si fa cielo e vestaglia
dei miei occhi attraccati alla spuma
delle tue stelle
in tempesta
 
E lì,
raccoglimi il silenzio
che trabocca dal fiorire di una donna
nella tua voce.
 
 
 
Maria Grazia Vai
ventiseidicembre duemila12

martedì 25 dicembre 2012

Rintocchi di Maria Grazia Vai (Amore)

 
RINTOCCHI
 
 
Candelabri di silenzio
offuscano il respiro.
La vita che non succede.
Un camino senza l’odore
della brace
 Fu la mano dell’inverno
che disegnò, da dentro
la pioggia che si sgretola nei fossi.
Il germogliare da dietro un rovo
 
O semplicemente,
un cigolio di sguardo
rimasto appeso all’ombra senza voce
di un pensiero.
 
Un sussulto tra le campane
e l’attesa di un rintocco
che il vento -ormai
ha già spezzato.
 
Come un maglione di solitudine
dimenticato -acceso
sopra le mie spalle
mentre cogli occhi raccoglievo parole
e Tu
 
mi nevicavi tra le mani.
 
 
Maria Grazia Vai
venticinquedicembreduemila12

domenica 23 dicembre 2012

Tornando a piovere - Poesia di Maria Grazia Vai (Amore)

 
TORNANDO A PIOVERE
 

 
Certi giorni si scrivono
di schiena
 in quell’andare
che inciampa la vita
 
mentre accade
 
Un ricordo senza voce
che abbraccia la tua assenza
e si accascia
-fingendo di danzare-
 
nell’aria
 
 Maria Grazia Vai

sabato 22 dicembre 2012

Dell'alba lo scrivono i poeti di Maria Grazia Vai (Amore)

 
DELL’ALBA LO SCRIVONO I POETI
 
Dei giorni ch’eravamo
scrive ancora l’orologio
delle sei
 
Come se il tempo
ti respirasse ancora
tra i capelli della sera
 
dove entrasti -senza guardare
dagli occhi celesti
del pianto
 
Dell’alba, poi
lo scissero i poeti
 
 
Maria Grazia Vai

mercoledì 19 dicembre 2012

Gocciolanti Lune d’Agosto - Poesia di Maria Grazia Vai (Amore)

 
GOCCIOLANTI LUNE D’AGOSTO
 
 
 
 
 
Disegno pensieri
sui pizzi bianchi della neve
Stormi di parole
perché tu possa morderne il silenzio
da qualunque distanza e fin dentro
ogni stanza e tenerezza d’occhi
 
Rosso è il tuo nome
e si muove come la pioggia
in un piccolo stagno
in attesa di una corrente
dove infrangere
la morbidezza delle sue pietre
 
Quei sassi che camminano
l’inseguirsi delle stelle
indicando la brevità del vento
perché tu possa ritrovarmi
tra i giunchi profumati
di un canneto
 
Si accende la notte
sull’ora tarda di un mattino
che riscrive i colori della tua terra
tra gocciolanti lune d’agosto
 
e la risacca
 
 
Maria Grazia Vai
 

giovedì 13 dicembre 2012

Lentamente accadi - Poesia di Maria Grazia Vai (Amore)

 
TI ASCOLTO MENTRE ACCADI
 
Raccontami con quale sguardo
si afferra l’infinito,
quegli azzurri di pensiero
che appannano senza volerlo
gli specchi d’un respiro,
scrivendo senza mani
l’Agosto ch’eravamo
 
Ora che il giorno è maturo
e la tua mano raccoglie nuvole
dalla mia vigna,
 
con quale destino giocheremo
a mosca cieca? lasciando all’inverno
la sola possibilità di aggirarsi
-curioso, tra le zolle in tempesta
della mia terra
 
Raccontami la neve.
Con quale voce
carezzerà i velluti del mio mare
Ora che il tempo
ricopre il fianco d’un respiro
 
E lentamente, come pioggia
ti ascolto cadere.
 
Maria Grazia Vai
 (sguardi d’acqua tra zolle di pensiero)

sabato 8 dicembre 2012

A due passi da me di Maria Grazia Vai (Amore)

 


A DUE PASSI DA ME

 
 


E’ questo mio perenne inciampo
quello che fa di un pettirosso
l’eco smarrito dell’estate
 
Questo mio coglierti, qui
dove ho smesso di cercarti
Tra le rincorse di un pensiero
che sembra allontanarsi
furtivo e con le impronte
ancora zuppe del tuo Amore
 
Anche la strada, nel suo andare
dipinge i legni brevi dell’inverno
Che sembrano ferite d’acqua
riflesse nei deserti bianchi di uno stagno
 
Questo mio -viverti senza-
che ancora mi bagna e innamora
Solo per farne tristi corolle
 dei miei silenzi di neve

 
 
Maria Grazia Vai

 
sulle note di “ a due passi da me “
di Stefano Ottomano

 

 

giovedì 6 dicembre 2012

Del rosso pulsare - Poesia di Maria Grazia Vai (Amore)

 
SILENZI ALTRUI
 


 
Cerco in silenzi d’altri
come fossero rami in un bosco
quei pensieri rimasti appesi
alle luci del passato
Lo spegnersi dei giorni
in sentieri d’acqua e penombre
Quel vociare di stelle
che rende il buio visibile alla notte
 
Sentieri che ascoltano
i giochi e il suoi rilanci
La luce delle cose anche d’inverno
E un volo di cicale
anche quando lo sguardo non sa tacere
Perché Amore cerca Amore
e un acquerello il suo dipinto
anche dove il temporale
dissolve le spighe ma non il seme
dell’estate
 
Nella profondità del vento,
negli azzurri del pianto
ho sondato la vita ritrovando
la cecità del mare
La memoria, il tuo nome.
Quel rosso pulsare
del mio sentire, tra le conchiglie.
 
Maria Grazia Vai

martedì 4 dicembre 2012

Fiordalisi VIDEO

 
FIORDALISI

 
 
Videopoesia di Maria Grazia Vai
voce narrante Gianluca Regondi
sulle note di James Newton Hovard
dalla colonna sonora " The Vote " 
regia e montaggio video Maria Grazia Vai
 
 
a mio padre
(dedica)


domenica 2 dicembre 2012

Fiordalisi - Poesia di Maria Grazia Vai (Amore)

 
FIORDALISI
 
 
S’accende così
come fosse finestra d’altri
lo sguardo triste di settembre
Non un giorno si muove
mentre tutto apparentemente
resta appeso al cielo
insieme al tuo cappello
 
Un balcone rimasto chiuso
delimita i contorni della pioggia
e di vecchie strade ancora assorte
a contemplare il mare
Quelle stesse dove tu
-eri e sei- l’odore inconfondibile del mosto
ed io la neve sul melograno
 
E’ là che ascolto i tuoi passi,
tra filari di nulla
che non sanno tacere
e una soffitta vuota che barcolla
Laggiù, dove la musica piove dai  vetri
mentre ascolto l’estate sciogliersi
dietro una pozza d’occhi
 
A tratti il vento, a tratti le risa lontane
e un silenzio che ondeggia ancora
e ti porta via.
 
© Maria Grazia Vai

sabato 1 dicembre 2012

GRONDAIE DI NEVE

GRONDAIE DI NEVE
 
 
 

poesia e video di Maria Grazia Vai
voce Gianluca Regondi
sulle note di Ludovico Einaudi
" Love is a mistery "


IL PULSARE DELLE ONDE

 
IL PULSARE DELLE ONDE
 
poesia e video di Maria Grazia Vai
voce narrante del poeta Gianluca Regondi
sulle note di Ludovico Einaudi


CARLO CORDUA

 

CARLO CORDUA
PITTORE DI SENSAZIONI (E NUVOLE)
 
 
Painting by Carlo Cordua
Video by Maria Grazia Vai
Music by Modà feat Arabedepalo
" Come un pittore "

 


Viaggi, Sul dorso di un pensiero

 
VIAGGI, SUL DORSO DI UN PENSIERO
 
 
Un ricciolo nero corvo
scende dal viso sul collo
disegnando la linea sottile
di un’altra bocca
 
E’ parola, e si ferma
dove un pensiero scivola
tra lembi di pelle che non ho
 
E torna in un sussurro
come il vento quando scosta
le foglie di betulla
e lascia alle immagini
l’odore esplicito di miele e vaniglia.
 
Soltanto un suono
rimane acceso
Come di sguardi
e mani appese, sparpagiate
nei miei neri e sottili
capelli -rossi-
 
 
Maria Grazia Vai

giovedì 29 novembre 2012

Di Glicine e Luna di Maria Grazia Vai (Amore)

 
DI GLICINE E LUNA
 
 

Ci ritrovammo sulla soglia del risveglio
sussulto di un giorno
addormentato
sul letto degli aironi
 
Le sue ali muovevano le stanze
 e le mie nasse di poesia
col pudore di un silenzio
che placava la tenerezza dei pesci
quasi fossero del vento
l’ora tarda di un sorriso tra i capelli e le carezze
di un ricordo
 
Lo stesso che odorava di sale e miele
e si lasciava imbrigliare
dove ogni conchiglia divenne spazio e sentiero.
Quasi fosse la corda
che il vento sospinge dal cuore al cielo
e dal cielo, al guscio dell’anima
 
per dare voce ad un respiro
che divenne luogo e nodo
di un riflesso
tra le mie stanze
sporche di sabbia e colori
 
Sogni ed eco di un domani
che innamorandoci, si finse l’ultimo
Per poi farsi catturare
dall’abbraccio del tuo sguardo
 
di glicine E luna.
 
Maria Grazia Vai
(dedica)

mercoledì 28 novembre 2012

Un cigolio di foglie - Poesia di Maria Grazia Vai (Amore)

 
UN CIGOLIO DI FOGLIE
 

 
E’ un letto ormai disfatto,
un cielo fuori posto
ch’emerge dal nido silenzioso
dei miei seni
e dell’inverno che passa
delimita il trascorrere di un sogno.

Ogni istante cambia il verso
e si muove,
come fosse della pioggia
il barcollio di un tempo
che non torna
 
dove ancora succedi
al rumore d’un momento
stretto al fiato corto di un silenzio
che sorridendo -beffardo
ti somiglia
 
quasi fosse d’una rondine
quel cigolio che torna
a spalancare tutte le finestre
 
 
 
Maria Grazia Vai
 

venerdì 23 novembre 2012

La leggerezza d'un volo - Poesia di Maria Grazia Vai (Impressioni)

LA LEGGEREZZA D’UN VOLO
 
 
Mi accompagnano a sera
quei suoni senza volto
Mani
che sfiorano discorsi di parole
e scrutano i silenzi
di altre voci
 
Quelli
tra le labbra di un sorriso
che accarezzano i giorni
della tristezza
e si vestono
del mio stesso tempo
 
Quegli attimi d’eterno
che s’involano
come sospinti
dalla leggerezza di un pettirosso
 
Maria Grazia Vai
23novembreduemila12

giovedì 22 novembre 2012

TRIBUTO A SALVATORE QUASIMODO

 
TRIBUTO A SALVATORE QUASIMODO
 
Domenica 25/11/2012
Galleria D’arte Cascina Roma
Piazzetta Delle Arti, 2
SAN DONATO MILANESE (MILANO)
 
“ Omaggio a Salvatore Quasimodo “
reading poetico a cura di
 
 
Maria Grazia Vai
Tiziana Mignosa
Nunzio Buono
Gianluca Regondi
 
Presentano
 
 
“ Verdeimperfetto “
 
 
 
“ Rossocosì “
 
 
 
“ L’Altra Stanza “
 
 

“ Indaci e Marzapane “
 

 
 
Con la partecipazione straordinaria di
 
Alessandro Quasimodo
che presenta
Il fuoco tra le dita
 
il poeta e la danzatrice
Salvatore Quasimodo e Maria Cumani
 
 
 
 Voce musicale del violinista
Sinni Ricci