VIAGGI, SUL DORSO DI UN PENSIERO
Un ricciolo nero corvo
scende dal viso sul collo
disegnando la linea sottile
di un’altra bocca
E’ parola, e si ferma
dove un pensiero scivola
tra lembi di pelle che non ho
E torna in un sussurro
come il vento quando scosta
le foglie di betulla
e lascia alle immagini
l’odore esplicito di miele e vaniglia.
Soltanto un suono
rimane acceso
Come di sguardi
e mani appese, sparpagiate
nei miei neri e sottili
capelli -rossi-
Maria Grazia Vai
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