Il cielo era terso e l'aria frizzava di buono.
Erano giorni che allineavo dettagli e pensieri
L’abito: vertiginosamente lungo -fino all'orlo
dell’impossibile- avrebbe ricoperto e
sottolineato anche il più lieve dei movimenti.
Avevo scelto con cura anche i sandali, il profumo,
lo smalto e il colore del rossetto...da lì a poche ore il disegno delle mie
labbra avrebbe sfiorato le sue mani, forse la luna e le sue stelle, sicuramente
- i suoi vestiti...
La tavola apparecchiata di tutto punto
sembrava l'aiuola di un giardino francese. Piccoli grappoli di fresie e glicini
bianchi stavano al centro del tavolo, mentre le scorze di una grossa
arancia -sparse sul pavimento- davano quel non so che di "focolare
acceso"
Cristalli e porcellane scelti con maestria
davano quel tocco in più...
Biscotti
e caldarroste riempivano fessure e desideri
Tutto era pronto per accogliere la sera -come
in un paniere, l’uva. C'erano il bianco, l'arancione brillante, i blu turchesi delle
stelle e del fiume che scorreva lì vicino...mancava solo lui
E i rossi fragola -evanescenti, delle
parole, sparse come coriandoli di voce, dentro le bollicine di un "Dolce
Carlotta"
Quel sentore di marmellata, -di viole e
roselline, che tinge di rubino la bocca di un sogno...
( to be continued…)
Maria Grazia Vai
... " ispirata dal colore dell’autunno
dalla musica che filtra dalle persiane e
dai suoi occhi d’azzurro mare" ...
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