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martedì 17 dicembre 2013

Notturni e silenzi

 
NOTTURNI E SILENZI

 
 


 
Percepirti fin dove sfiora l’erica
Fin oltre l’immobile dire
delle tue braccia di pietra e
tempesta
 
Nelle mani senza tempo
dove alterno la verità dei fiati
alla mancanza della tua pelle
 
in luoghi che fluiscono
come le voci dell’inverno
sul petto delle mie preghiere
 
Di quel colore che arranca
fino a riemergere
indelebile
dai notturni della tua bocca
di cera
 
dove ti aspetta l’ultimo grido
prima di sciogliersi in neve
Sanguinando
 
pronto a chiamarti -di pioggia e
silenzio-
per nome

 

 
 
Maria Grazia Vai

 

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