E poi la Senna,
un cinguettar di foglie
E la tua mano
a trapassarmi la malinconia.
Dicevi della pioggia
ed era inverno.
Cantavi la mia forma
ed era il tempo
Un verso di Battisti mi serrava gli occhi
e ancora mi ricorda
quello ch’eravamo
Un verso senza suoni
con me dentro
e tu al suo centro
Assonanze bislacche
nella fragilità del vento
Nell’attesa di noi
Ancora. E sempre...
28dicembreduemila13
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