IL RESPIRO DI CHI
PARTE
Il risveglio
dietro un rovo di finestra,
questa vita mai vissuta con te
accanto
offusca la mia vista
ed è tutto ciò che resta
di un respiro che non torna
La distanza
è l’incessante nevicare dell’autunno
il rincorrersi di pensieri
che urlano perché non hanno voce
Se avessi avuto un giorno
o solamente il tempo breve di un
abbraccio
t’avrei gridata forte
ascoltando quel tuo dentro
nel fiato di quel mare che non
dorme
ma ancora scorre
Strane forme
scrive l’acqua
le raccoglie nell’anima
e le dissolve nel fumo
d’una sigaretta
I miei polmoni ne sono pieni.
© Maria Grazia Vai
(quattordici agosto d’un anno qualunque)
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