Dove mi parlano le cose
Nell’angolo muto di uno specchio
le dita inseguono l’esile forma di un pensiero,
nell’attimo in cui seppure incerto
il fiato illumina i contorni della pioggia
E sembra perdersi dove qualcosa inizia
Quel nostro viverci prima che la memoria
diventi l’ombra scolorita di una ginestra rossa
o il colore di uno sguardo che ti ricorda
L’odore di quel giorno, come non fosse mai stato nostro
fuoriesce dalle tazze cariche di pianto
e dai rami sbeccati di un gelso
ogni volta che rovistandomi dentro, ci trovo la neve
E’ dove si cercano le cose che inizia l’inverno,
da quei discorsi affamati di vita
che sondano il mare più oscuro del cuore
senza trovarne il respiro.
che sondano il mare più oscuro del cuore
senza trovarne il respiro.
Maria Grazia Vai 22agostoduemila12
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