Alghe
Vorrei credere che la vita
quando muore
si quieta come un temporale
dove il giorno ritrova il suo appiglio
e un poeta ricama le sue cicatrici
Se fossi corallo,
sanguinerei come gli occhi di un ricordo
dietro gli occhi della sera
Una virgola
a margine dei margini
dove il cielo ha avuto inizio
stretto ai nodi d’una vela
che si fa
strada e pensiero
tra la sabbia in burrasca
e i pesci rossi fra le spighe di settembre
Dei coralli e dei nodi
stretti ai polsi del mare
ho sciolto i miei capelli
tra le maglie della tua vela
nell’ora di un tramonto che scompare
senza lasciare traccia
né intagli.
Una riga sottile e bianca
attraccata all’ultimo porto
Onde di tenerezza e sale
dove l’alba modella un’ eco
e la sua vita
anche d’inverno.
Maria Grazia Vai
29agostoduemila12
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