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venerdì 27 marzo 2020

FRUSCIO

tratta dalla silloge PARLE-MOI



giungesti, come polline d’inverno
sui petali innocenti del mio stelo

tracciavi a matita i contorni del vento
nel volo che accende -come se dentro
di noi fosse il mare- la nenia dell’airone

con la stessa cadenza, tua, della neve,
alle volte cerco di librarmi      ancora
per arrivarti sguardo e voce.  Ramo
e conchiglia tatuata a margine di un foglio

cantando


~·~

maria grazia vai
27marzoduemila20

sulle note di Ludovico Einaudi “Run”




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