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venerdì 29 maggio 2015

IN LIBERTA’ DI VENTO

 
 
 

IN LIBERTA’ DI VENTO
Siamo stati lontani
anche senza conoscere la rotta
o i suoi marciapiedi
Siamo stati del mare
l’eterna distanza tra i riflessi delle lampare e le pietre,
l’onda che torna dai campi alla luna
Lontani,
come solo le navi -o il silenzio-
sanno sbiadire dalle grondaie
a primavera
 Figli dei pesci
innamorati delle scie dei gabbiani
allenati a scomparire
allo sbocciare dei primi lampioni
Lontani e dentro
Come la terra che un giorno
si arrese a te
 Quel fiore di ibisco e madreperla
mai troppo legato stretto
agli oceani del tuo
navigarmi -in libertà di vento,
 il destino.
 
© Maria Grazia Vai
«ispirata da “Naviganti“ di Ivano Fossati»

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