IN LIBERTA’ DI VENTO
Siamo stati lontani
anche senza
conoscere la rotta
o i suoi
marciapiedi
Siamo stati del
mare
l’eterna distanza
tra i riflessi delle lampare e le pietre,
l’onda che torna dai
campi alla luna
Lontani,
come solo le navi
-o il silenzio-
sanno sbiadire
dalle grondaie
a primavera
innamorati delle
scie dei gabbiani
allenati a
scomparire
allo sbocciare dei
primi lampioni
Lontani e dentro
Come la terra che
un giorno
si arrese a te
mai troppo legato
stretto
agli oceani del tuo
navigarmi -in
libertà di vento,
© Maria Grazia Vai
«ispirata da
“Naviganti“ di Ivano Fossati»
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