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domenica 26 aprile 2015

COSI’ PERDUTAMENTE LIEVE

 
 
Venni a schiarirti il cielo.
Bagnando tutto intorno
fino all’ultimo lascito d’acqua
dove poter cadere
Portavo neve fresca ai piedi
ed erano conchiglie -le mie mani
venute a domandarti un bacio
per volare

Così, pioveva il mare la sua voce
A tratti il blu, alle volte quieta

E più di così neppure il vento
seppe sgolare le sue note. Là,
dove sciolte le braccia e le stelle
non rimase che un telo
di gusci e di sillabe vuote
impigliate così -e perdutamente,
poco prima del silenzio,
al becco di un gabbiano. Ferme

In attesa della luna le tue. Le mie,
del passo lieve dell’aurora.
 
 

Maria Grazia Vai
25aprileduemila15


sulle note di “ Again“ Archive
 
 

 

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