E
la mia bocca, come potrebbe nascondere
i
segni delle comete
sbiadire
la terra che ti contiene
e
separare i frutti dalle squame
della
notte?
Come
potrei farmi rumore
da
questo lato di silenzio
che
è ora traliccio di quiete
appeso
all’aria che stai respirando?
Come
potresti, di un bacio,
farti
pungente come le ortiche tra i girasoli
e
lì, restarmi abbracciato?
Leggero
il riflesso
di
te
e
l’azzurro appuntato
più
alto dell’orizzonte -mare
Non
sono diverse dalle parole
le
cose che scrivi
sui
gusci delle conchiglie
Come i segni delle comete
li
vedo sbiadire la terra che ci contiene...
Nessun commento:
Posta un commento