Ritorni
in quel tossire di parole
che
stringe a catena le labbra
fin
dentro le pieghe
del
tuo foulard più bello.
La
voce stanca della neve
si
sdraia tra le poche carezze lasciate
spazzando
via la fame
e
il pronunciar di quelle mani
come
fossero screpolatura d’occhi.
Ruvido
è il tempo. E annega
le
suole pastose di certi giorni
colmi
d’assenza. E in lontananza
di
vento, restituisce l’ombra salina
dei
tuoi sandali rossi
Accompagnandomi
gli inverni.
~
· ~
Maria
Grazia Vai
10febbraioduemila19
Sulle
note di “ Eternity's Clock “ - by Gianluca John Attanasio
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