Pioggia,
silenzio e poi ancora l’eco della pioggia.
Mi
bagna ancora il viso
quella
pozza ch’è il cielo nel vento di gennaio.
E
la luna ti riflette
come
un sasso plana a mezz’acqua di fosso.
Riverbera
di noi, nell’abbraccio rinchiuso,
confuso
tra la fodera, il bavero e la punta di un bacio.
E
lì si scioglie, quasi fosse la tela di un ricordo
con
me al suo centro e tu in tutti i colori del mare.
Poco
prima che riaffiori -sopra gli occhi,
oramai
vuoti-
l’ombra
fredda del mattino.
Maria
Grazia Vai
19gennaioduemila19
sulle note di Niccolò Fabi “ Indie “
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