o16 by
jarrod
Il primo sorso di te
fu palpito lasciato a filo d’acqua.
Ogni tuo dire
mi morse solitudini di ghiaccio
che nessun gelo -mai, seppe tenere
vive
Fuggivi sottopelle
lasciandomi così
nella stessa misura
del mare
sotto il pontile.
E dilatavi silenzi e finestre
con la stessa ferocia del glicine
abbarbicato alle ringhiere
di casa.
Con la sola arroganza –delle nuvole
sui fossi,
tornavi tra le lucciole d’agosto
e rifiorivi sottopelle
lasciandomi così,
nella stessa misura
del cielo
sopra il cortile
Quel vento spensierato
che ancora mi decora
e graffia
d’amore la carne.
E soffia i suoi aghi appuntiti di
pioggia
come pulviscolo di rosa
fin oltre il mio petto
-Ramificandoti. Ancora.
˜ ˙ ˜
Maria Grazia Vai
4marzoduemila18
sulle note di Xerxes and Phoenix -
Let It Go
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