Le tue onde infiammano la sete e la sua bocca.
Vanno di terra in cielo, di
pioggia in rumore
con le stesse tonalità del vento
che sboccia nei prati
così, come in petto
Dai boschi fino al mare e intorno
alle rocce di sempre.
Lì, ritrovano il verso e
dell’acqua il colore
come un fiato di glicine rosa che
sgocciola i vetri
così, come la luna in seno
Nel più lieve dei passi che
spingi. E qui, germogliando vanno,
come foglie inzuppate di luce
tra le falde e l’orizzonte dei
miei rovi d’amore
così, l’assedio e il suo calore
Qui, nell’ombra liquefatta -e
cheta del tuo cielo.
Ora che l’universo espande la sua
voce
e tu, sei l’alba che si attarda
alle persiane
del mio mare
nella magnificenza di un giorno
che sgorga tra le mani,
chiuse a conchiglia
Senza lasciare impronta….
˜ ˙ ˜
maria grazia vai
17marzoduemila18
ispirata dal dipinto di Sergio
Riviera
sulle note di Alexander Tarasov “ In my heart “
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