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sabato 11 novembre 2017

TERRITORI DI SILENZIO









TERRITORI DI SILENZIO

In quell’andare d’autunno,
dietro i battenti d’Agosto
scompari

Leggera, dai muri e le porte,
da quella stanza
ch’è sabbia tra i rovi e il
cemento

Sottile, come la nebbia
di pioggia in pioggia
sussurra parole d’asfalto
e in trasparenza di
vetro galleggia nel cielo

Distante,
di nuvole e d’aria in tempesta,
dentro le barche di carta
Sopra le cose disseminate d’Amore
che parlano     e disegnavo per te

Finché non si posa
-e a piccole gocce,
rivela
le più silenziose tra le distanze

in echi di foglie      senza oriente   
che afferro -e ascolto
in lontananza, tornare

Quel movimento che odora d’eterno
e di neve. Dentro cui finalmente
mi siedo
E, ferma     ti nascondo.




Maria Grazia Vai
11novembreduemila17

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