D’INVERNO SUL CANNETO
Come il mare tra i capelli
mi tornano le ore della primavera,
le parole a forma di te,
e tutto quel tempo che è rimasto
appeso
tra i quaderni della lontananza
L’inchiostro ancora vivo
dipinge in larghe pennellate di dolore
di ramo in ramo, di foglia in foglia
come fosse ancora inverno
e tu
la neve che non cade
Di viaggio in viaggio,
senza posare i passi
Senza lasciare se non la malinconia
dei tulipani
E il vento che nasce per terra
nel dove la pioggia ritorna
ai fossi
e tra le risaie
guardandoci da lontano
in tutto quel bianco, scompare. E muore
˜˙˜
maria grazia vai
19novembreduemila17
sulle note di Joep Beving - Sonderling
Nessun commento:
Posta un commento