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domenica 26 novembre 2017

SOLLEVAMI





Restami qui
dove posso guardare le rose
che odorano di te, di Luci e di Ombre
Di ciclamini e di stanze
affollate di sole

Qui, dove aspetto la sera
premere sopra la fronte e i lampioni
quasi fosse la punta del cielo
che emerge dai flutti e le pennellate
di un sogno

E parla di noi,
di quei mattini fini fini e 
delle tue mani lievi
Della pioggia che mi copriva il petto
e poi cadeva ai tuoi piedi

Di questi giorni che sempre più
sanno di fucsia e viola
E azzurri che sfiorano l’aria 
e si perdono
senza lasciare impronta

Restami qui,
fra incanto e nostalgia
dove ti guardo -sollevarti a filo d’alba
poco prima lo stridere dei merli
che come me -già, stanno
volando.


˜˙˜
maria grazia vai
26novembreduemila17
sulle note di Sting - Shape of My Heart


LUNE APPESE






LUNE APPESE

Dicembre sulle porte
E la pioggia è già sul muro

Ritorni così
e di malinconia
nel tumulto della neve
sembri scomparire

Madre dolcissima
e notturna
ritorni a bagnare di te
solo le pietre

Ritorni ad abitare
gli alberi
ma non le stanze
perché gli occhi del mare
non si schiudano solo per salutarti

Quello sguardo
tra le nasse e i girasoli
che ti piange
in libertà di cielo

Così, come fossi una nuvola
e potessi vederti crescere
dentro il volo
degli uccelli

Tu, che ho imparato 
ad ascoltare
tra distese d’acqua
e Amore

così, come fosse
primavera
sulle travi e le parole -appese

C’è tanto di te, ogni sera
che s’impiglia alle radici
mentre fuori
tra la fine e l’inizio del viale
dicembre -piove...



maria grazia vai
25novembreduemila17

sulle note di
LEONARD COHEN “ Waiting For The Miracle “

domenica 19 novembre 2017

D’INVERNO SUL CANNETO



D’INVERNO SUL CANNETO

Come il mare tra i capelli
mi tornano le ore della primavera,
le parole a forma di te,
e tutto quel tempo che è rimasto
appeso
tra i quaderni della lontananza

L’inchiostro ancora vivo
dipinge in larghe pennellate di dolore
di ramo in ramo, di foglia in foglia
come fosse ancora inverno
e tu
la neve che non cade

Di viaggio in viaggio,
senza posare i passi
Senza lasciare se non la malinconia
dei tulipani

E il vento che nasce per terra
nel dove la pioggia ritorna
ai fossi
e tra le risaie
guardandoci da lontano

in tutto quel bianco, scompare. E muore



˜˙˜
maria grazia vai
19novembreduemila17
sulle note di Joep Beving - Sonderling



sabato 11 novembre 2017

TERRITORI DI SILENZIO









TERRITORI DI SILENZIO

In quell’andare d’autunno,
dietro i battenti d’Agosto
scompari

Leggera, dai muri e le porte,
da quella stanza
ch’è sabbia tra i rovi e il
cemento

Sottile, come la nebbia
di pioggia in pioggia
sussurra parole d’asfalto
e in trasparenza di
vetro galleggia nel cielo

Distante,
di nuvole e d’aria in tempesta,
dentro le barche di carta
Sopra le cose disseminate d’Amore
che parlano     e disegnavo per te

Finché non si posa
-e a piccole gocce,
rivela
le più silenziose tra le distanze

in echi di foglie      senza oriente   
che afferro -e ascolto
in lontananza, tornare

Quel movimento che odora d’eterno
e di neve. Dentro cui finalmente
mi siedo
E, ferma     ti nascondo.




Maria Grazia Vai
11novembreduemila17

ANTOLOGIA ARTISTICA VOLUME DUE







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Inchiostri d'Amore

Le opere più belle pervenute al concorso
a cura di
Maria Grazia Vai

introduce l'opera uun bellissimo articolo di
Melina Scalise
estratto dalla critica sull'opera di Emilio Tadini
" La camera da letto "

in copertina il dipinto di
ANNA MARIA CACCIATORE
vincitrice della sezione " Pittura "



to be continued...

mercoledì 1 novembre 2017

MIGRANDO IN TE






s’impigliano le foglie alle grate dei miei sogni
gironzolano stanche tra le feritoie della sera
e si smarriscono per gioco o semplicemente
per abitudine di libertà

così ti ho scritto ma non sapevo se il cielo fosse in ascolto

così ti ho scritto più forte
tra i cardini delle tue rose a vista
e giù fino in fondo alla terra della lontananza
nei solchi di uno spiffero che resta
ancora acceso

così che la tenerezza potesse tornare
sui fogli che mi lasciavi aperti
come le briciole sul tavolo dell’inverno

così che un bacio restasse anch’esso appeso
-come quei giorni, alle foglie del ciclamino
che ancora risplende lucido e fiero
sopra la mensola delle stagioni

tra il battito lieve dei pettirossi
che fanno, del primo stormo di neve
-la mia primavera



˜ ˙ ˜
Maria Grazia Vai
1novembreduemila17

sulle note di “ Alexander Tarasov -Touch “
tra i colori di Sergio Riviera 



COSE DI TE (videopoesia)




COSE DI TE...

Una poesia dentro un video, ma non
solo. Perchè c'è tutto di me tra le cose di te
Maria Grazia Vai