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domenica 15 febbraio 2015

(DENTRO) L’ULTIMO NIDO DELL’INVERNO

(dentro) l'ultimo nido dell'inverno di Maria Grazia Vai (Amore)






Non le parole
che illuminano spiagge
piuttosto
 granelli di sangue
dimenticati accesi
tra me, te
e le ringhiere ammutolite di un cortile.

Oltre la siepe
vive un rumore d’aria
come di un treno
che non aspetta
che il fischio della
notte per trattenerci

come di onde
fiorite nel costato
come di un viaggio di
chi no ha più
un volto
o un’ombra da
scoprire.

(Esilio di labbra che trovano
respiro
dentro una bolla d’acqua)

nel fondo di un
tramonto senza fiato
nei solchi delle zolle
nelle risaie
disseminate a viole

quel nostro
ritrovarci, senza portarci via
dentro un fruscio di
braccia
e senza voce
che ancora stringono

( E  nel mio petto
-come nei pesci- finestre e piantagioni, spalancano)

E nel tuo cielo di
comete,
in lontananza,

d’azzurro, cantando -fremono.



Maria Grazia Vai
15febbraioduemila15
sulle  note di Kwoon  “ I Lived On The Moon “



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