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sabato 25 ottobre 2014

PREGHIERA

 

PREGHIERA

 


 



E penso a queste braccia

Da giorni
affondano copiose
tra cuore e fango
Tristi. Ricadono,
come scorze di legno
tra la neve,
ma poi
per leggerezza di terra
e vento
-separate,
si riuniscono a cocci di silenzio
e dell’uno
in una sola bocca
riemergono
ad invocare il dono
del tuo ritorno

mentre la vita scivola dal mare alle risaie
  e non considera la pioggia
che ci raccoglie
ma poi dall’alto
affamata, ci soffia via.

 

 
maria grazia vai
25ottobreduemila14
 
 

Graffiti

 
 

 
GRAFFITI

 
L’avremmo dipinto
di verde selvatico e miele

 Anche l’azzurro del vento
sarebbe colato
(e mai contento)
dagli alberi di ronda sulla riva

Di nebbie vermiglie
è il nostro tempo
e tiene, come costellazioni,
comete di sale alle caviglie del silenzio
scrivendoci, l’estate ch’eravamo
e adesso siamo
 
dove la coltre di un vecchio giorno
è un brivido leggero
inciso fino all’angolo più basso
di un pensiero. Fitto,
 
disseminato a flari di grano
sul pane

 
 

Maria Grazia Vai
19 ottobreduemila14

 
 
sulle note di “ Autumn Leaves “ Diana Kral

martedì 21 ottobre 2014

IN LIBERTA' DI VENTO (videopoesia)

ImmagineArte

poesia e video Maria Grazia Vai
voce narrante Gianluca Regondi

 

 
 
 IN  LIBERTA'  DI  VENTO
 
Siamo stati lontani
anche senza conoscere la rotta
o i suoi marciapiedi
 
Siamo stati del mare
l’eterna distanza tra i riflessi
delle lampare e le pietre,
l’onda che torna dai campi alla luna

Lontani
come solo le navi -o il silenzio-
sanno sbiadire dalle grondaie
a primavera
 
 Figli dei pesci
innamorati delle scie dei gabbiani
allenati a scomparire
allo sbocciare dei primi lampioni

Lontani e dentro
Come la terra che un giorno
si arrese a te
 
Quel fiore di ibisco e madreperla
mai troppo legato stretto
agli oceani del tuo
navigarmi -in libertà di vento,

il destino.


 
Maria Grazia Vai

 
 
lirica 7°classificata
Premio Internazionale di Poesia
“ DAL TIRRENO ALLO JONIO “
1° edizione 2014

 


martedì 14 ottobre 2014

NOCCIOLI DI SEPPIA

 

 

NOCCIOLI DI SEPPIA
 
 
Telline colorate,
quelle bianche armature di sale
accartocciate come pietre
di solitudine -e grano
Senza fondo riemergono dal nulla
scavando fossati e silenzi
alti fino all’orlo dell’orizzonte mare
Mentre ancora qui c’è vento
e nei cortili
piovono già le prime luci di novembre.
 Resta solo uno sbuffo di pensiero
e tu, veliero
in cerca di una scia
prima che la notte scriva la sua resa
ed io, l’ennesima poesia
Quel riparo che mi scava
al limitare del paese
quando scivoli dalle conchiglie
alle risaie
E annega
tutto ciò che il cuore piange
e l’orizzonte -spiaggia,
 
ma non consuma-

  
 

Maria Grazia Vai
13ottobreduemila14

 
sulle note di Yann Tiersen – Esther

venerdì 3 ottobre 2014

TI FOSSI MAI, SARESTI




 
TI FOSSI MAI, SARESTI

 E queste mani che restano chiuse
su questa vita che balza dal petto alla tua voce
tenendoti stretta
fra le pareti e il riverbero pioggia
di una poesia
 
Nel mentre ti respiro tra le dita,
il silenzio e il freddo del tuo nome
che invecchia
tra le rughe di un sorriso
e il fiato -lo dimezza,
 
tra i denti
e il battere copioso, ai bordi dell’orizzonte cuore-
Colando, come neve al termine delle parole
 

 Maria Grazia Vai
3ottobreduemila14


sulle note di " Autumn Leaves " Diana Krall