Conosco
parole
che
slacciano il silenzio
e
vestono la nudità del vento
Sorvolano
le spighe e gli anni
che
non raccogli.
Si
perdono nel greto di un pensiero
e
tra le guglie distratte del mattino
spalancano
finestre
levigando
pietre
Amo
quei silenzi
che
migrano nel buio
lasciando
un rumore vuoto
come
d’un volo di anatre
rimasto
al suolo.
Dove
ascolto la terra smossa
farsi
approdo. E risacca
Dove
amo disegnati -a rossa china
sul
profilo innevato
dei
miei fianchi.
~
· ~
Maria Grazia Vai
27dicembreduemila19
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