LANTERNE D’ALBA
Avrei lasciato che il tempo
si perdesse da solo
fra le strade che s’inerpicano stanche
sulle spalle dei miei giorni
Ho voluto anche indossarti
ritrovando l’eco e la memoria
di quel fuoco che corona e nasce
dall’amore e dal colore della neve
Ti ho avuto nei rumori di settembre
come il suono delle onde
fra le crune addormentate
del silenzio
Ma nulla mi appartiene
E nulla mi cancella
quando cerco il trovarti nell’approdo di
un domani
che mi rende e plasma anima e rotaia
di quel viaggio che si scioglie
dentro l’uscio dei tuoi occhi
Come adesso
che ti chiedo e mi domando
quanto cielo ancora serve
a risvegliare le mie notti viola.
Maria Grazia Vai
28ottobreduemila17
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