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domenica 27 agosto 2017
giovedì 17 agosto 2017
DALLE FERITORIE DEL VENTO
DALLE FERITORIE DEL VENTO
Ti perdo così
senza muovere un pensiero.
Il tuo essermi distante
è sguardo che sfiora la velocità del tempo.
Una lacrima che accade quando
stringo le lancette della tua mancanza
stringo le lancette della tua mancanza
che inevitabilmente mischia le stagioni
Il tuo luogo è il vento che mi sfugge accanto
e mi carezza le parole, il fiato
per un istante - ma che giurerei fosse una vita -
Il mio esserti costola d’amore
è un fiume che rincorre la tua direzione,
è un cielo d’occhi che si annuvola
ma ti comprende in altre voci
in altre rive
fatte di torba e piccole conchiglie
Sapessi quanto sanguina la voce di un pensiero
tutte le volte che ritorni sui comignoli d’agosto,
quando la neve bussa sopra i tetti
e mille e mille temporali rincorrono l’aurora dei mie giorni
Sentissi le tue figlie (e le tue rose) farsi pioggia
non le abbandoneresti mai.
Scivoleresti lieve, a far di questo abbraccio
l’eterno bacio sulla bocca
Di quell’Amore che mi accende e
-senza cedimenti, tra le onde del grano
mi culla e disseta.
14agostoduemila17
“ manchi alle mie braccia “
sabato 12 agosto 2017
LUGLIO
LUGLIO
lasciando al vento
la sola possibilità
di unirci sotto lo stesso volo.
Che i merli sappiano quanto cielo li attende.
Di polvere in polvere, andremo
uniti e soli
così che la brezza dei fossi
restituisca alla riva l’abbraccio di una conchiglia.
Andremo, fra i grappoli ambrati dell’uva novella
tra gli acini zingari della mia estate
così che le spighe si vestano a festa
e schiudano all’alba
la storia più bella delle più belle storie d’amore
Così, solo una volta
nel meridiano che unisce la mia
alla tua calligrafia
Semplicemente, così
come il glicine s’arrampica sulle scale
come il glicine s’arrampica sulle scale
o il miagolio dell’autunno si struscia alla porta,
tra i fiordalisi e le viole di Luglio
nella pozzanghera di una poesia
-implorando la fame di quell’abbraccio-
Andremo.
~· ~
Maria Grazia Vai
12agostoduemila17
A mio padre, a mia madre
l’azzurro profumo dei fiordalisi -nei miei cieli di Luglio
l’azzurro profumo dei fiordalisi -nei miei cieli di Luglio
sulle note di “ Mozart - Le Nozze Di Figaro - Voi, Che Sapete “
giovedì 10 agosto 2017
lunedì 7 agosto 2017
E' LA LUCE DELLA LUNA CHE INEBRIA
E' la luce della luna che inebria
E’ in te,
la luce della luna che inebria
al di là del buio
al di là dei giorni
che si attorcigliano come radici
alle nuvole basse delle stagioni
Ti fossi cielo
camminerei sulla tela
dei tuoi girasoli
perché viverti è un fiore che ride da dentro
e aspetta in silenzio
di torcersi al suono
della tua voce
quel caos di poesie notturne
nel fondo più profondo
di un bacio che si bagna di vita
e di pioggia
E di te -come fosse un aquilone
s’inazzurra
Maria Grazia Vai
7agostoduemila17
ispirata
dal dipinto di Sergio Riviera “ E' la luce della luna che inebria “
dal dipinto di Sergio Riviera “ E' la luce della luna che inebria “
(acrilico 80 x 90 anno 2008)
di Leonard Cohen - A Thousand Kisses Deep