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mercoledì 12 agosto 2015

OM NAMO…

 

OM NAMO…

 
 
  
Come di un canto sospinto dal mare
 
andasti tra i fiumi e le voci
fin dove il nibbio depose -leggero
le tue parole di torba e silenzio

 Om namo…

 Portavi l’arsura dei gelsi,
la pioggia tra le rotaie del ventinove
e un mazzo di girasoli negli occhi color nebbia e ciliegio
tenue il sorriso
morbido come un sogno di seta
cadevi -oltre la riva impetuosa del giorno
giù, come le rose dopo la neve
come di un pianto sospinto dal vento
quello mai più pronunciato
forse ceduto
ai passi più lievi
che non abbiamo saputo dire
 
Rimane
un lembo di luna
che attende la conta dei desideri
 mentre sui prati
nascono sempre
-e sempre più vivi, cadono-
i ramoscelli della tua terra
 Qui, dove l’accento della tua voce
mi spegne le labbra
 pungendomi il cuore.

 
 

Maria Grazia Vai 
dodiciagostoduemila15
manchi sempre più....
 

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