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lunedì 7 aprile 2014

GRAVURÉS

 
GRAVURÉS
 
 
una poesia di Maria Grazia Vai e Paolo Amoruso
tratta dalla silloge
ALDEBARAN
 
declamata da
ELIDE FUMAGALLI
 
regia e montaggio video
Maria Grazia Vai ImmagineArte


 

 Avessi l’età del tuo fusto
ti avrei già legata al mio petto, invece
appartengo ancora alle radici
e perciò mi accontento di viverti le parole
respirandoti la ruga giovane del cielo
 
vivendoti l’intimità delle mani,
dove sei l’ingresso all’interiora della vita,
dove basta il fiato a raccontarmi.
 
Ti avessi mai, ti voglio nell’intaglio
fresco di un vagito, doppiamente stretto
al cordone fragile del vento. E liberarti
tra le zolle dell’incontro per viverti
la linfa e il suo tormento.
 
Invece appartengo ancora
alle pagliuzze dentro al nido della gazza,
che solo se ti guardo, mi ruba il fiato
e lo nasconde. Lassù dove nulla di
visibile, ancora mi appartiene.
 
Dove ti penso e sei l’innesto tra i vitigni e
l’albero delle nocciole.

 

Maria Grazia Vai & Paolo Amoruso

 
 
 
RUPE MUTEVOLE Edizioni
ISBN 978 88 6591 2867

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